S.A.
2 febbraio 2010
Tagli disabili, il Consiglio discute
E´ stata discussa ieri nella seduta del Consiglio Regionale la mozione n. 33 sulla legge 162 a favore dell´assistenza ai disabili. L´opposizione in prima linea a ribadire la necessità di reintegrare i 1000 euro tagliati a ciascun nucleo familiare
CAGLIARI - E' stata discussa ieri (lunedì) nella seduta del Consiglio Regionale la mozione n. 33 sulla legge 162 a favore dell'assistenza ai disabili. La normativa regionale, in seguito al taglio di 1000 euro per famiglia, ha provocato reazioni forti sia tra le associazioni in difesa delle persone diversamente abili, sia all'interno della stessa classe politica.
Interventi in aula da parte di entrambi gli schieramenti che hanno ribadito l'importanza di tutelare i più deboli senza cadere però in alcuna strumentalizzazione sulla questione. Secondo l'onorevole Gallus del Pdl vanno ridefiniti i criteri di assegnazione con la partecipazione attiva delle associazioni. Il numero delle domande per il 2009 è arrivato a 28321, confermando la crescita notevole degli ultimi anni.
«Tuttavia - ha dichiarato Caria del Partito Democratico - in Sardegna si spendono 100 milioni di euro, contro gli appena 300 a livello nazionale». L’esponente del Pd ha sottolineato che la regione deve farsi carico di garantire i livelli essenziali di assistenza e quindi il consiglio regionale deve opporsi con ogni mezzo ai tagli decisi con la delibera dell’esecutivo regionale.
Anche Francesca Barracciu ha sostenuto la posizione del collega di partito, puntualizzando i 6 milioni destinati, nel frattempo, al risanamento dei bilanci degli enti di formazione professionale o l'aumento dei tetti di spesa per le case di cura private. Renato Lai del PdL ha confermato «il bisogno di non ledere i diritti dei disabili e dei non autosufficienti ma con risorse ridotte a causa della crisi».
Luciano Uras, di Sinistra, Ecologia e Libertà, ha chiesto, invece, «il ritiro della deliberazione dei tagli indiscriminati ai progetti personalizzati e la convocazione d'urgenza di una conferenza di servizi che punti a disciplinare la tipologia delle prestazioni e la razionalizzazione delle risorse». Il capogruppo dl Pd Mario Bruno, infine, ha ribadito con forza il reintegro dei 1000 euro tagliati a famiglia: «Dobbiamo porre rimedio a questi tagli - ha dichiarato - utilizzando la prima legge utile e reintegrando i 28 milioni di euro che mancano. E’ una scelta politica che dobbiamo fare».
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