Pensiero Felice Onlus partirà a Cagliari il prossimo martedì 19 gennaio per manifestare contro i tagli dell’esecutivo regionale alla legge 162/98 sui finanziamenti alle famiglie dei disabili, dimezzati a 1000 euro dalla delibera dello scorso dicembre
ALGHERO – I disabili algheresi (e non solo) fanno rotta su Cagliari. "Pensiero Felice Onlus" partirà nel capoluogo isolano, sede della Giunta, il prossimo martedì 19 gennaio per manifestare contro i tagli dell’esecutivo alla legge 162/98 sui finanziamenti alle famiglie dei disabili. L’iniziativa era nell’aria ed ora è diventata ufficiale: si partirà con un pullman alle 6 del mattino e si farà rientro in città la sera verso le 20. La protesta mira a riportare il contributo destinato ai nuclei familiari a 2mila euro, come nell’anno passato e prima di essere dimezzato dalla Giunta Cappellacci.
Aiuti economici che hanno permesso in questi anni di elaborare piani personalizzati a favore delle persone con grave disabilità, quali l’assistenza domiciliare, il servizio educativo, l’accoglienza presso centri diurni o centri diurni integrati, soggiorni di 30 giorni all’anno in strutture residenziali e attività sportive e/o di socializzazione come idroterapia e ippoterapia.
Il 16 dicembre scorso, la Giunta Regionale ha approvato il taglio dei finanziamenti con la delibera n. 55/33, giustificandolo con l’aumento delle domande passate da circa 9mila del 2004 a oltre 28mila del 2009. Secondo l'associazione algherese il boom di adesioni alla legge sarebbe dovuto principalmente ad una campagna di informazione che è cresciuta nel tempo, piuttosto che ad una speculazione delle famiglie stesse. D'altronde chi usufruisce del finanziamento della 162 deve aver riconosciuto un handicap grave e a quel punto si dovrebbe dubitare anche di medici, assistenti e via dicendo.
«I dati fanno riflettere – fanno sapere dalla Onlus - soprattutto per la disinformazione del passato che avrebbe dovuto far prendere coscienza alla Giunta per prevedere maggiori risorse». Tutto il contrario, si taglia e sempre sui più deboli. Chissà come mai non si pensa mai ad intervenire su uffici o dirigenze fantasma o ancor più semplicemente sugli stipendi di consiglieri, assessori e presidenti. A chiedere questo e il ristabilimento di un’equità sociale, del diritto ad avere per tutti una vita migliore, si muoverà la comunità catalana verso il Capoluogo. A dare voce ad oltre 600 disabili algheresi e, non vi è dubbio, ad una città intera. /
ANTONELLO LIORI /
MARIO BRUNO
Nella foto: Un momento della manifestazione di "Pensiero Felice" in Consiglio Comunale ad Alghero