Luigi Coppola
23 ottobre 2004
Battesimo di fuoco per l´Alguer calcio a cinque
Pareggio casalingo per la matricola catalana nel primo derby sassarese di C1
Sacrificio da vendere, spogliatoio unito, gambe che corrono, più di un piede estroso e tenacia, molta tenacia. Sono le armi migliori non tanto segrete, quanto efficaci dell´Alguer calcio a cinque. La giovane compagine approdata quest´anno per la prima volta nella serie C1 della Federazione Italiana Gioco Calcio a cinque, muove la classifica pareggiando 3 a 3 un esaltante match, il primo sul terreno di casa venerdì ventidue ottobre, con i cugini sassaresi dell´ACF Sassari. Un uno-due-due umile quanto micidiale nella realizzazione a rete. Semplice e determinante la tattica del coach, mister Gavino Toringo guru del calcetto isolano, eminenza grigia, senza enfasi d´eufemismi, del minifootball sassarese. Ore e giornate o meglio nottate (considerati gli impegni lavorativi e familiari) trascorse a visionare video clip e filmati di partite dei campionati nazionali ed internazionali delle categorie superiori e soprattutto migliaia di km spesi in giro per l´isola a portare gioie e soddisfazioni ai ragazzi che da anni lo seguono in avventure sempre entusiasmanti. Una passione pura per lo sport e per i giovani, premiata nella passata stagione che ha visto l´Alguer condurre imbattuto, una marcia trionfale grazie anche allo speciale contributo di due giovani promesse colombiane, (saranno disponibili nella prossima trasferta, appena espletati tutti gli iter burocratici) per vincere alla grande il proprio girone di C2 ed accedere per la prima volta al campionato di categoria superiore. Il salto di quota s’avverte subito. La C1 è dura. L’ostacolo maggiore penalizza proprio gli unici due team sassaresi, uniche squadre a dover sottoporsi ad estenuanti trasferte nel cagliaritano che racchiude tutte le altre società componenti il campionato. “La scelta di giocare il venerdì aggrava le nostre formazioni…” – spiega – mister Toringo ”… che non saranno mai al completo poiché i ragazzi lavorano e non possono assentarsi dal pomeriggio e soprattutto la sicurezza della 131 di notte, non aiuta certo noi che dobbiamo traversarla ogni quindici giorni…” Sconfitta a Sestu nella giornata d’esordio l’Alguer scende in campo motivata e decisa a conquistare i primi tre punti, sostenuta anche da un caloroso pubblico che affolla la tribuna della Cunetta. Ritmi elevati, gioco maschio mai cattivo, anche se in più di un’occasione manca il fischio arbitrale. Al ventottesimo il tacco di Fabio Cossu gonfia la rete sassarese nel primo boato. Non c’è il tempo di battere la palla a centro e l’ACF dopo venti secondi ha già pareggiato, con una botta sul calcio di ripresa. La partita sale. L’Alguer stringe gli avversari nella propria metà campo, ma come spesso succede sono proprio i sassaresi a portarsi in vantaggio. Non ci stanno i catalani che nell’ultimo assedio del primo tempo pareggiano con l’uomo più lucido, Alessandro Arena. Si va al riposo sul 2 a 2. La ripresa concede le emozioni più forte. Il rettangolo di gioco è una torcida. Urlano tutti, dai portieri in campo, agli arbitri, alle riserve. Sale il tifo. Gavino Pittalis corre km palla al piede. Seminerà il panico nella difesa sassarese. Le sue giocate funamboliche alla Hugo Sanchez, saranno prima allentate dal cartellino giallo dell’arbitro per una sua brutta entrata da dietro e poi definitivamente annientate dai crampi che lo costringeranno all’uscita anticipata. L’esperienza dei sassaresi rinforzatisi molto quest’anno (nelle sue fila gioca l’ex di turno Alessandro Grieco), sembra umiliare l’Alguer che va ancora sotto di un goal. Quando sembra tutto compromesso il rocambolesco ma meritato (forse anche stretto) pareggio, in zona cesarini porta la firma di Angelo Bitti, fratello del presidente Antonio, impossibilitato alla “prima” di casa per inderogabili impegni di lavoro. E’ pareggio: 3 a 3. Stanchi ma contenti. Lo zero in classifica abbandonato e da venerdì giù a Cagliari per riprendere il sogno.
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