red
20 ottobre 2004
Invalido si incatena al suo furgone per protesta
Claudio Mattana, costretto a vivere con una pensione che ammonta a 240 euro mensili, chiede che vengano riconosciuti i suoi diritti di cittadino e che gli venga data l’opportunità di lavorare nel rispetto della legge
Mentre nel piazzale della Pace si svolgevano le normali operazioni di vendita nel mercatino del mercoledì, la disperazione ha spinto Claudio Mattana a incatenarsi al suo furgone. L’uomo, invalido da 17 anni con una moglie poliomielitica e un figlio minorenne a carico, è costretto a vivere con una pensione che ammonta a 240 euro mensili. «Non mi bastano nemmeno a pagare la bolletta della luce» ha detto Claudio. Non chiede l’elemosina, ma solo che gli venga riconosciuto il diritto, peraltro sancito dalla Costituzione italiana, di poter lavorare. «Anche io ho i miei diritti -sostiene Claudio- e sono venti anni che voto questi politici. Questa volta chiedo l’aiuto del comune, mai l’avevo fatto in precedenza. Loro aiutano solo chi vogliono. Ci cercano solo durante le elezioni -continua l’uomo- passate quelle, però, veniamo trattati da cani e da bestie e questo non è giusto per i cittadini che vivono ad Alghero e che pagano le tasse»
Non riesce a ottenere i permessi che gli permettano di poter esercitare la professione di venditore legalmente. E dire che le ha provate tutte Claudio Mattana: dalla vendita di frutta a quella delle lumache. «Ho provato a rivolgermi anche al sindaco Tedde, ma non sono mai riuscito a incontrarlo. A chi mi devo rivolgere -chiede Claudio- perchè i miei diritti di cittadino vengano rispettati?».
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