Monica Caggiari
17 ottobre 2004
Testi scolastici on-line, dubbi e proposte di librai, docenti e studenti
Anche ad Alghero ha fatto discutere la notizia ansa, apparsa lo scorso 6 ottobre, incentrata sulla questione dei testi scolastici on-line che prevede la possibilità di scaricare il materiale didattico da Internet
Ancora non si conosce a fondo la natura dell’offerta sulla rete e in molti, dai librai ai docenti fino agli studenti stessi, si sono interrogati sulla validità della proposta. Un no deciso è arrivato dall’Associazione italiana Librai, la ALI, la cui convinzione è che l’operazione possa provocare “ripercussioni negative a livello didattico”, sostenendo che, al contrario di quanto previsto dalla manovra economica governativa, “i costi aumenterebbero”.
I librai e operatori del settore, docenti e studenti di Alghero si sono espressi in merito, dando una versione, in buona sostanza, convergente per quanto riguarda la querelle sul materiale on-line.
Secondo i più bisognerebbe, più correttamente e prima di tutto, ridare importanza ai testi cartacei, riconfermando così anche la vocazione culturale degli italiani, che con i testi in rete (o scelte antologiche di questi) potrebbe essere scarnificata e ridotta a mero nozionismo. In questo discorso hanno tutti confermato l’esigenza di un abbattimento dei costi legati ai testi tradizionali, ritenendo, inoltre, inverosimile la riduzione delle spese, che dovrebbe scaturire dal provvedimento del Governo.
Qualcuno tra gli interpellati rammenta anche il fallimento di una proposta simile per il settore dei best-seller, le cui pagine da scaricare erano troppe e facilmente logorabili. Ricollegandosi, poi, alla questione della velocità di trasferimento e dell’indispensabilità del computer, sono in molti a sollevare dubbi sull’eventuale scopo lucrativo dell’operazione. Altri, soprattutto i genitori, già alle prese con troppe ore di televisore acceso, temono ripercussioni sulla salute dei figli, a causa di ulteriori ore passate a navigare da una pagina all’altra dei siti.
È doveroso segnalare che non si tratta di un rifiuto tout court, ma di una certa diffidenza nei confronti di un provvedimento ancora in fase di elaborazione, quindi ancora poco chiaro. Vi è poi la richiesta esplicita di libertà di scelta. Secondo gli interpellati è giusto offrire ulteriori possibilità nella selezione degli strumenti per lo studio, ma è anche necessario evitare che le proposte si trasformino in strade a senso unico.
|