Red
9 dicembre 2009
Lina Brundu premiata a Sassari - Poesia
Ancora un premio per la poetessa algherese Lina Brundu per la poesia “Passeggiando e meditando in riva al mare”. Numerosi gli apprezzamenti da parte della Giuria
ALGHERO - Ancora un premio per la poetessa algherese Lina Brundu. I suoi toccanti brani poetici hanno fatto ancora una volta breccia, così da venire addirittura proposti in un programma della Tv di Sassari "Tele G" con relativa intervista condotta dal Prof. Antonello Sassu.
Nell’appuntamento culturale di Sassari la poetessa Lina Brundu è stata premiata con una targa per la poesia “Passeggiando e meditando in riva al mare”. Grandi gli apprezzamenti dalla giuria composta da numerose personalità: la Presidente Professoressa Dora Mura Fiori, la Presidente della Provincia Dottoressa Alessandra Giudici, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali della Provincia di Sassari Laura Paoni, il Professor Mario Luigi Marras.
Numerosi gli apprezzamenti da parte della Giuria e del Chirurgo Oculare Dott. Ivan Satta, entusiasta per l’iniziativa di musicare il brano poetico in un Cd che si spera possa essere messo in vendita prima delle festività natalizie: il ricavato sarà devoluto in beneficenza, a favore della scolarizzazione nei paesi del continente Africano. Il 6° libro “La musica nel deserto” è già nelle librerie, verrà presentato nel Palazzo Ducale di Sassari, dove l’autrice è stata invitata.
Passeggiando e meditando in riva al mare
Ancora scrivo l’amore sulla battigia, come quando aspettavo, che dal mare nascessero gli arcobaleni. Nella sabbia vanno destini spenti…
Nel solitario brivido della memoria, senza pupille guardo l’orizzonte. Grigi sogni e melanconiche passioni mi vengono incontro. Scolpite argentate onde e canti di sirene, voli di gabbiani nel ricordo… In quel fragore, promise l’eco eterno amore e cristallini sogni. Tentacoli di alghe mi imprigionarono l’anima. Scese il silenzio come neve. Il vento lottava con i ricordi, mi aggrappavo alla vela lacera della mia malinconia. Cancella le orme il vento vagabondo. Nella risacca un vecchio gabbiano ferito, dimenticato! Canta il mare, dalla sponda infinita, la canzone del tempo….
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