L'associazione Pensiero felice con il presidente Ombretta Armani ha assistito al consiglio comunale di ieri per ribadire la richiesta di un locale come centro di aggregazione e di socializzazione
ALGHERO - "Ci siamo anche noi". Era scritto nei cartelli dei tanti ragazzi disabili presenti ed era lo spirito che pervadeva l'aula consiliare del Municipio di via Columbano nella seduta di ieri sera (giovedì). L'associazione "Pensiero felice" con il presidente Ombretta Armani, gli utenti, i genitori, gli educatori e i volontari, hanno assistito al consiglio comunale per concentrare l'attenzione dei politici su una richiesta sollevata da tempo: un locale da adibire a luogo di incontro, di aggregazione e di socializzazione per i ragazzi disabili.
Attenzione subito riportata nelle brevi segnalazioni da alcuni consiglieri che segnalano il problema impegnando la giunta a risolverlo tempestivamente. Di tutta risposta, il sindaco accusa qualcuno di «demagogia nell'affrontare un tema così particolare come quello per i diversamente abili - rispondendo - che l'interesse è vivo ma non sarebbe facile trovare dei locali, non solo per l'associazione in questione ma anche per molte altre che ne hanno fatto uguale richiesta da anni».
Il primo cittadino, così come gli assessori competenti avevano già ricevuto richieste e lettere dal presidente Armani che aveva espresso in più occasioni, le motivazioni e le esigenze di una sede per svolgere i «programmi di integrazione e partecipazione e dare sostegno alle famiglie». «Laddove i privati suppliscono ai doveri del pubblico, un'amministrazione dovrebbe perlomeno tendere una mano», commentano i genitori seduti nell'aula consiliare, insoddisfatti delle vaghe risposte ottenute dalla politica sino a quel momento.
Dopo una richiesta del consigliere Gianni Cherchi di interrompere la seduta per un incontro tra i capigruppo e i membri dell'associazione, la speranza è tornata a riaccendere gli animi di volontari e famiglie. «Un clima di apertura» tra gli esponenti consiliari ha vagliato alcune sedi che potrebbero rendersi disponibili, arrivando alla scelta di quella che potrebbe rivelarsi la più adeguata alle attività da svolgersi.
Diverse le proposte: uno stabile del Comune in via Matteotti (ex ufficio di collocamento), i locali della Chiesa San Paolo o la disponibilità di un'area dell'Istituro d'Arte - come proposto dal preside e consigliere comunale Nicola Salvio. «Ci auguriamo che i nuovi propositi di collaborazione portino a qualcosa» è stato il commento dei membri di "Pensiero Felice" al termine dell'incontro, auspicando che il nome "beneaugurante" del gruppo si trasformi in un luogo dove realizzarlo.