Da stamattina è nelle edicole di tutta la Sardegna il nuovo quotidiano di Nicola Grauso “Il Giornale di Sardegna”, formato tabloid composto da 80 pagine, metà delle quali sono dedicate agli avvenimenti nazionali e metà a quelli regionali e locali. Il direttore è Antonio Cipriani e la redazione, composta da circa 30 giornalisti con una età media che si aggira intorno ai 30 anni, ha sede a Cagliari. Molti i nomi provenienti dalla concorrenza: Alessandro Ledda, Fabrizio Meloni, Cristina Cossu, Alessandro Zorco e Marco Mostallino, ex Unione Sarda; Nanni Boi, Luigi Alfonso, Stefano Ambu e Massimo Torresani, ex Nuova Sardegna.
Per il nuovo quotidiano è stata aperta una nuova filiale della Publikompass, concessionaria a cui è stato affidato il compito della raccolta pubblicitaria. Per il lancio del nuovo quotidiano sardo sono state studiate diverse campagne pubblicitarie per applicazioni in ambito regionale su stampa, radio e tv locali.
Il Giornale di Sardegna avrà una tiratura di 80 mila copie con un obiettivo di diffusione che si aggira intorno alle 20 mila copie, dato utile a raggiungere il break even. Il giornale si pone in diretta concorrenza sia rispetto alla Nuova Sardegna della società Finegil (Gruppo Espresso) che all’Unione Sarda.
Grauso in una intervista rilasciata a Prima spiega perché lancia un nuovo quotidiano: «non so se è un “richiamo della foresta”‚ ma quello dell’editore è sostanzialmente l’unico mestiere che so fare. E quello che stiamo facendo non è mai riuscito a nessuno negli ultimi cinquant’anni. A parte sul piano nazionale, Repubblica, sul piano locale nessuno è riuscito a sopravvivere, affiancare e, magari, superare il giornale storico. Sia chiaro, non è detto che mi riesca. Come tante imprese che ho fatto, alcune mi sono riuscite e altre no».