Luigi Coppola
27 settembre 2004
Convegno su famiglia e fisco
Al Palazzo della Provincia il forum delle associazioni familiari di Sassari
Il 2004 è stato dichiarato dall’ONU, anno internazionale della famiglia. La dedica, ignara probabilmente ai più, è stata ricordata opportunamente lunedì ventisette nella sala Angioy al Palazzo della Provincia col dibattito su le "Problematiche fiscali e sociali della famiglia a Sassari e nel suo territorio". Il seminario è stato promosso dal Forum delle Associazioni familiari, ente no profit nato a Roma il cinque novembre 1995, al fine di sviluppare e sostenere adeguate politiche familiari per la formazione e crescita della famiglia, nel rispetto del corretto svolgimento dei ruoli al loro interno.
A livello nazionale il Forum coinvolge 36 associazioni e 20 comitati regionali, rappresentando oltre tre milioni di famiglie.
La delegazione sassarese nasce nell’ottobre 2002 come Comitato Provinciale che si federa dodici associazioni, movimenti laici e cattolici fra cui A.C.L.I., AGESCI, Famiglie Nuove e G.I.P.S.
Nell´introduzione ai lavori il saluto del Presidente del Comitato Provinciale, Avv. A. Pinna Vistoso, introduce i relatori che preludono il dibattito.
L’intervento del dott. Tito Sechi sviluppa le politiche fiscali locali per le famiglie, analizzando gli strumenti erariali che compongono la cassa del comune di Sassari. Un meccanismo di prelievo che trova nell’ICI e nella Tarsu, voci determinanti nei mandati d’entrata. Le incognite derivanti da un doppio o triplo regime fiscale, all’orizzonte di una vicina riforma di devoluzione regionale e del titolo V° della Costituzione, rischiano di generare conflitti di competenze legislative che potrebbero ricadere sui già precari trattamenti tributari per le famiglie, se non procurare situazioni inique secondo le diverse ricchezze o povertà delle varie regioni. La via indicata è quella delle maggiori deduzioni d’imponibile, operate in particolare per le famiglie monoreddito e a maggior numero di figli o soggetti portatori di handicap.
Ettore Giuliano ha elencato gli strumenti attivati dalle politiche sociali per la famiglia presenti sul territorio municipale. Lo sforzo maggiore è stato rivolto ai minori e all’infanzia in genere, aumentando il numero d’asili nido e cooperative che operano tali attività, spingendo sino a forme innovative d’asili condominiali o di quartiere (con la diretta partecipazione dei genitori), aziendali e le funzioni di baby sitter a domicilio, con la partecipazione del comune. Oltre i servizi di neuropsichiatria infantile, coordinati dall’ASL 1, che con sette consultori sul comune sassarese più i tre d’Alghero ed i tre d’Ozieri, assistono un bacino d’utenza d’oltre trecentoquarantamila unità.
La sintesi della Dr.ssa Luisa Santolini, Presidente Nazionale del Forum, è un accorato, forte richiamo alla definizione di famiglia, fondata dalla Costituzione sul matrimonio, proprietaria di una soggettività che viene prima dello Stato, della Regione e d’ogni altra istituzione. Non un fatto privato ma un soggetto forte che stringe un contratto, assumendo chiare responsabilità e producendo fattore economico non contabilizzato o riconosciuto in nessun bilancio ufficiale o statistica di PIL. Come mai provocatoriamente chiede il presidente un piatto confezionato da una madre massaia non è conteggiato nella produzione nazionale al pari dello stesso piatto, preparato da un ristorante? E come può essere monetizzato l’ammortizzatore sociale di una famiglia che in un calcolo minimo in un’ottimistica previsione di sostentamento ventennale di un solo figlio, spende oltre 180.000 euro?
Questi semplici quesiti hanno favorito una risonanza d’interventi che dal sindaco dott. Campus, presente in prima fila non hanno potuto dissentire gli spunti offerti, e hanno ricordato ai cittadini accorsi numerosi, la bontà di simili iniziative e soprattutto che le famiglie sono il futuro delle generazioni.
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