Red
7 ottobre 2009
Beni di Fertilia: verifiche della Regione
La Regione sta ancora verificando la regolarità della loro posizione. È quanto ha comunicato l´assessore regionale degli Enti locali Gabriele Asunis in risposta all´interrogazione presentata qualche settimana fa dal capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Mario Bruno
ALGHERO - Ci vorrà ancora qualche tempo prima che si perfezioni l'alienazione dei beni di Fertilia e gli attuali detentori possano esercitare il loro diritto di prelazione. Infatti, la Regione sta ancora verificando la regolarità della loro posizione. È quanto ha comunicato l'assessore regionale degli Enti locali Gabriele Asunis in risposta all'interrogazione presentata qualche settimana fa dal capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Mario Bruno. L'esponente Pd aveva sollecitato la Regione perché procedesse celermente al passaggio di mano dei beni ex-demaniali, secondo quanto deciso dalla giunta Soru nella passata legislatura.
Nella risposta, l'assessore Asunis ha ripercorso gli ultimi passaggi relativi al trasferimento dei beni di Fertilia e del villaggio Calik dall'Agenzia del Demanio alla Regione Sardegna, ultimatosi il 22 maggio 2008 con la consegna degli immobili al Servizio territoriale Demanio e Patrimonio di Sassari, che ha espletato le ultime formalità.
Asunis ha poi precisato che, ai sensi della legge regionale 35/1995, per i beni di proprietà della Regione è possibile ricorrere alla trattativa privata solo quando il valore di stima non superi i 100.000 euro o esista un diritto di prelazione in virtù del quale il trasferimento di proprietà deve essere preceduto dall’accertamento dell’effettiva detenzione del bene. Pertanto è ora in atto la verifica della posizione delle singole utenze: nessun problema per coloro che hanno un contratto di locazione, mentre si procederà a regolarizzare la situazione di coloro che sono privi di un titolo attraverso l’eventuale stipula di un contratto che permetta di riconoscere il diritto di prelazione.
Altre lungaggini derivano dall’accordo tra Regione e Ministero per i beni culturali che rende necessario attivare la procedura di verifica di “interesse culturale” prevista dal Codice Urbani per i beni di proprietà pubblica costruiti da più di 50 anni, come nel caso della borgata giuliana.
Infine, la Giunta ha definito il programma di dismissione quinquennale e l’elenco dei beni immobili alienabili, tra i quali quelli di Fertilia, già inviati alla Quarta commissione del Consiglio regionale per il parere di competenza. Mario Bruno ha chiesto all’assessore Asunis e al presidente della commissione, Matteo Sanna, di accelerare l’iter in modo da accogliere al più presto le istanze degli abitanti di Fertilia.
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