Leonardo Pedroni
6 ottobre 2009
Brigata Sassari, nuova missione
I primi militari della caserma Gonzaga sono partiti per l´Afghanistan per rimpiazzare i paracadutisti della Folgore. Commozione alla partenza dall'aeroporto di Alghero
ALGHERO - Ieri (lunedì) dall’aeroporto di Alghero i primi soldati del 152° reggimento della Brigata Sassari sono partiti per l’Afghanistan. I militari vanno a rimpiazzare i paracadutisti della Folgore. Nei giorni scorsi era partito da Cagliari il 151° che hanno predisposto il campo “Invicta” di Herat.
La missione Isaf (International security assistance force) durerà circa 6 mesi. La situazione che troveranno i nostri soldati è quanto mai difficile dopo l’attentato kamikaze del 17 settembre, costato la vita a sei uomini tra i quali il caporalmaggiore Matteu Mureddu, e dopo altri attacchi ai convogli italiani degli ultimi giorni costati tre feriti fortunatamente non gravi.
A rinforzare il contingente tutto sardo dei fanti ci saranno 120 genieri del reggimento Regio di Macomer, specializzati nella costruzione (o distruzione, dipende dallo scenario) di infrastrutture quali ponti, acquedotti, linee elettriche e gasdotti.
Tra i principali compiti della Brigata Sassari anche quello di addestrare il nuovo esercito afghano e la polizia, le forze locali su cui contare per il futuro del paese non appena ci sarà il ritiro delle truppe Nato e americane. Ma nei piani politico-militari figura al primo posto il coinvolgimento della popolazione afghana che dovrà opporsi all’espandersi del terrorismo dei talebani.
E per questo particolare lavoro con la gente del luogo i sassarini, militari dal volto ''umano'', si sono sempre distinti nelle varie missioni all’estero riuscendo a stabilire relazioni diplomatiche e amichevoli impensabili per altri eserciti della Nato. A salutare i soldati in partenza ieri nell’aeroporto di Alghero decine di parenti e amici.
Nella foto: la Brigata Sassari in partenza dall'areoporto di Alghero
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