Red
20 agosto 2009
«Superenalotto, entrate anche alla Sardegna»
«La Regione Sardegna richieda allo Stato la cessione di una quota delle giocate del Superenalotto e degli altri concorsi pronostici effettuate sul territorio regionale, come già avviene per la Sicilia»
CAGLIARI - «La Regione Sardegna richieda allo Stato la cessione di una quota delle giocate del Superenalotto e degli altri concorsi pronostici effettuate sul territorio regionale, come già avviene per la Sicilia». Lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore regionale al Bilancio, Giorgio La Spisa, che sarà presentata alla ripresa delle attività del Consiglio regionale dopo la pausa estiva. Diana chiede conto anche del perché una simile richiesta non sia stata effettuata nella vertenza sulle entrate fiscali avviata nella passata legislatura dall’allora governatore Renato Soru.
L’interrogazione fa riferimento all’art. 6 della legge 559 del 1993, il quale stabilisce che i gestori dei concorsi pronostici, tra cui il Superenalotto, versano gli introiti derivanti dalle giocate “al bilancio dello Stato e, per la quota del 12,25 per cento relativa alle giocate effettuate in Sicilia, alla regione siciliana”. Considerato l’aumento delle giocate dovuto al jackpot stellare, salito fino a sfiorare i 150 milioni di euro, il solo Superenalotto avrebbe determinato entrate aggiuntive nelle casse della Regione Sicilia per 15,6 milioni di euro dall’inizio dell’anno, di cui 2,7 milioni nel solo mese di agosto.
La Sicilia, sottolinea il capogruppo, “ha già goduto di un trattamento privilegiato da parte dello Stato nella programmazione dei Fondi per le aree sottoutilizzate”: 4 miliardi di euro disponibili contro gli appena 18 milioni riservati alla Sardegna. Da tutto ciò, prosegue Diana, “deriva un’inaccettabile penalizzazione per la Regione Sardegna, in conseguenza del trattamento privilegiato assicurato alla Regione Sicilia dall’applicazione delle leggi dello Stato e dalle decisioni del Governo nazionale”.
L’esponente del Pdl chiede perciò a Cappellacci e a La Spisa se risulta che, nel corso della vertenza sulla compartecipazione alle entrate fiscali riscosse sul territorio regionale avviata nella scorsa legislatura, che ha portato alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto, la Regione abbia richiesto la cessione di una quota delle giocate dei concorsi pronostici, alla luce del fatto che la norma che cede alla Sicilia il 12,25 per cento dell’ammontare delle giocate era già in vigore. Infine, Diana chiede cosa intende fare la Giunta regionale per avviare una nuova trattativa con lo Stato, richiedendo la cessione di una quota parte delle giocate al Superenalotto e agli altri giochi effettuate in Sardegna, come già avviene per la Sicilia.
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