Red
3 agosto 2009
Cagliari: Moda di Sardegna in mostra
C´è anche l´algherese Antonio Marras. Il sindaco di Cagliari Emilio Floris ha inaugurato la mostra che rivela l’influenza dei costumi sardi sull’alta moda. Sarà visitabile sino al 15 ottobre, ingresso libero
CAGLIARI - Dopo il grande successo ottenuto a Firenze sbarca ora a Cagliari la “Sardegna veste la moda”, la mostra che presenta capi e accessori sardi dal 1930 a oggi accostando provocatoriamente tradizione e attualità, guidando il visitatore in un viaggio secolare che mette in luce le molteplici influenze dello stile e della cultura nostrana sull’alta moda. Si ripercorre così la storia dell’isola attraverso i suoi costumi, in un raffinato intreccio di forme, colori e tessuti di un’esposizione che, come ha dichiarato il sindaco Emilio Floris nella serata inaugurale di venerdì 31 luglio, vuol essere “un omaggio di Cagliari alla sua Sardegna”.
La mostra, curata da Bonizza Giordani Aragno, è stata allestita a Palazzo di Città, a Castello, e sarà visitabile (a ingresso gratuito) sino al 15 ottobre, dal martedì alla domenica (ore 10.30-13.00 / 18.30-24.00). È stata organizzata dalla Sezione Eventi di Carlo Delfino Editore, e patrocinata dalla Regione e dal Comune di Cagliari.
Tanta la soddisfazione del sindaco Floris per questo evento culturale: «Vuol indagare e rivelare gli stretti legami tra l’alta moda e la qualità stilistica e sartoriale dei costumi sardi, dato che – ha detto – i nostri costumi hanno conquistato il continente offrendosi come stimolo creativo ai grandi nomi della moda – e ha continuato – poiché tutto il bacino mediterraneo col suo ampio patrimonio culturale continua a essere un ricco serbatoio di fermenti cui attinge la moda, l’anno venturo dedicheremo una mostra anche ai suoi costumi».
Presente alla serata inaugurale anche l’assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini: «E' un altro modo di valorizzare e diffondere la nostra identità e la potenza dello stile tradizionale al di là del mare, proprio ora che ricorre il centenario della festa di S.Efisio. E l’obiettivo è stato pienamente centrato se, come ha dichiarato l’editore Delfino riferendosi al successo ottenuto a Firenze, dalla mostra è venuta fuori una nuova e seducente Sardegna».
Abiti e accessori d’epoca provenienti da collezioni private e pubbliche, e nuove proposte sartoriali delle grandi griffe, insieme quindi in un allestimento studiato con gusto ed estrosità, in cui la moda è vista anche attraverso i bozzetti di Nino Siglienti, le incisioni acquerellate di Guido Colucci e le illustrazioni di Edina Altara. Ne risulta una donna sarda di inizio secolo vestita con gusto ed estrema eleganza, amante del bello e raffinato.
Un unico filo conduttore unisce così i costumi di Osilo, Atzara, Bitti, Orgosolo, Oliena e Iglesias, alle squisite reinterpretazioni frutto della commistione di elementi etnici con le forme e i codici più attuali di Antonio Marras, Agelo Figus, Luciano Bonino, Romeo Gigli, Capucci e Ferragamo, per citarne alcuni: è la consapevolezza della forza evocatrice del passato nello stile di oggi e di domani, così ben rappresentata nelle collezioni dei due stilisti sardi, Marras e Figus, cui la mostra dedica un’attenzione particolare.
Nella foto dell'Ufficio stampa del comune di Cagliari: Ada Lai, Giorgio Pellegrini e Emilio Floris durante la presentazione della mostra
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