Il consigliere regionale si mostra in completo disaccordo su come l´attuale Amministrazione Comunale ha affrontato la materia
ALGHERO – «La nostra filosofia in materia è completamente diversa da quella dell’attuale Amministrazione Comunale. Avevamo una grande considerazione per i terreni agricoli. Così come avevamo pensato di fare per Monte Ricciu, perché della stessa zona si stratta, una valorizzazione piena a fine turistici-ricreativi, senza mettere fine alla naturale vocazione agricola dei terreni in cui quelle iniziative insistevano. Poi abbiamo assistito ad una serie eventi, di fenomeni, che sono accaduti nel territorio di Alghero, che si configurano come lottizzazioni, perché tali sono».
Inizia così l’intervento del consigliere regionale Carlo Sechi, che commenta gli ultimi accadimenti giudiziari che hanno coinvolto la zona di Matteattu. «Io credo che tutto il problema ruoti intorno a questo concetto. Le lottizzazioni devono essere autorizzate, non possono essere fatti frazionamenti e divisioni abusive, ed quindi all’interno di questo credo ci siano responsabilità o comunque atteggiamenti di un’Amministrazione che deve avere il coraggio di dire di averle tollerate in questo modo e di essersi mossa in modo completamente diverso da quello che invece prevede la norma. Su questo bisogna fare chiarezza».
L’ex sindaco di Alghero lancia una proposta. «Ci sono tutta una serie di aspetti sui quali bisognerebbe entrare concretamente nel merito, affrontare le cose con serietà, in un dibattito che forse dovrebbe uscire anche dal Consiglio Comunale e coinvolgere l’intera collettività, i professionisti, i tecnici e su questo io credo che la città aspetti e abbia assolutamente bisogno di fare chiarezza».
La magistratura intanto indaga. C’è da stabilire se in località “Mattaeattu” si sia in presenza di una lottizzazione abusiva, cioè una lottizzazione urbanistica effettuata in difformità dalle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti. Fra questi ultimi anche il piano di lottizzazione che, nell’eventualità, sarebbe dovuto passare al vaglio del consiglio comunale.
La storia. L’urbanizzazione della zona risale a diversi anni orsono. Già nel 2006 una prima indagine aveva gettato più di un’ombra sulle procedure adottate nel Comune di Alghero. Nel 2007, poi, nuovo colpo di scena. L’edificazione massiccia degli ultimi anni convince il sostituto procuratore Stefano Fiori a firmare una cinquantina di avvisi di garanzia.
La Facoltà di Architettura. Un pericoloso fenomeno di crescita incontrollata per Arnaldo Bibo Cecchini, presidente del corso di studi di urbanistica di Alghero, secondo cui è indispensabile un intervento pubblico capace di pianificare e programmare al fine di evitare il cosiddetto “spam” e ridurre il consumo di suolo invece che aumentarlo.
Nella foto: Il consigliere regionale Carlo Sechi