Come sempre, incognita quorum per i tre quesiti referendari. Si voterà anche lunedì
ALGHERO - Domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15, 47,5milioni di italiani sono chiamati a rispondere a 3 quesiti referendari sul sistema elettorale per le Politiche. Perché il referendum sia valido, dovrà votare la metà più uno degli aventi diritto. La scheda viola, tratta il premio di maggioranza su base nazionale nell’elezione della Camera. Se vincerà il Si, il 55% dei seggi andrà, non più alla coalizione più votata, ma alla lista con più preferenze. Stesso discorso per la scheda beige, che pone lo stesso quesito, ma per il premio di maggioranza su base regionale nell’elezione del Senato. La scheda verde, invece, tratta il tema delle candidature. Con il Si, si abrogherebbe la possibilità che un candidato si presenti contemporaneamente nelle liste di diverse circoscrizioni.
I referendum non trovano perfettamente coesi e contrapposti i due principali schieramenti politici italiani. Infatti, se la Lega Nord spinge per il No o per l’astensione, così come il Movimento per le Autonomie, il Popolo delle Libertà, prevalentemente indirizzato verso il Si, soprattutto per quello che riguarda Alleanza Nazionale. non è però compatto e non ha dato indicazioni di voto al proprio elettorato. Stessa situazione per il Partito Democratico, orientato sul Si, ma non coeso. Puntano invece sul No, l’Unione di Centro, l’Italia dei Valori, Rifondazione comunista ed in genere tutti i partiti della Sinistra italiana. Punta sul No, ma solo per i primi due quesiti referendari, anche l’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.