Secondo Arnaldo Cecchini la crescita dei siti urbani e delle campagne nella provincia di Sassari è in controtendenza rispetto alle esigenze di uno sviluppo sostenibile
ALGHERO - Tutti sanno, dai politici agli imprenditori, dai tecnici comunali ai liberi professionisti, siano essi architetti, ingegneri o agronomi, ma nessuno mette un freno ad un modus operandi palesemente drogato.
In pubblico nessuno ammette le enormi colpe che gravano sulla classe politica di ieri e di oggi, amministrativa e imprenditoriale, ma a luci spente, e a penne in tasca, tutti si sbizzarriscono. E' pratica consolidata cercare di avere una concessione in agro, costi quel che costi. Ciò è chiaramente riportato nei verbali di sequestro dei Magistrati che indagano sull'affare Monte Ricciu, ma è anche ciò che dicono, sempre chiaramente, molti dipendenti comunali e provinciali contattati.
«C'è un problema di pianificazione e programmazione nelle nostre città», sottolinea Arnaldo Cecchini, all'indomani del
blitz a Matteatu, operato dagli agenti della Forestale e dal corpo di Vigilanza Ambientale sotto richesta del Magistrato che da anni indaga sui presunti insediamenti abusivi a cui sono stati apposti i sigilli. Il docente della Facoltà di Architettura di Alghero e preside del Corso di Laurea in Urbanistica, parla della crescita dei siti urbani e delle campagne nella provincia di Sassari, come nel resto dell'Isola e del Paese, in controtendenza rispetto alle esigenze di uno sviluppo sostenibile.