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A.B. 10 giugno 2009
Archeologia della Sardegna: Al via la tre giorni
Il Museo Archeologico di Olbia apre per dibattiti e conferenze legati alla storia nuragica
Archeologia della Sardegna: Al via la tre giorni

OLBIA – Nel prossimo fine settimana, in occasione di una tre giorni di dibattiti e conferenze dedicate all’archeologia, ai segreti dei nuraghi ed ai sotterranei della Sardegna scandagliati da archeologi e speleologi, verrà aperto il Museo archeologico di Olbia.

Nella sala-conferenze fresca di restauro e nel vasto cortile esterno, verranno presentati libri, laboratori artigianali, mostre fotografiche e di pittura sul popolo sardo. Fremono in questi giorni i preparativi per un evento unico, “Nuraghi e dintorni–Il tempo dei giganti”. Si intitola così la rassegna culturale organizzata dall’“Associazione Sa Testa” da venerdì 12 a domenica 14 giugno che, per l’occasione, ospiterà un lungo week-end culturale incentrato sulla presentazione di libri, saggi, video-inchieste. Piatto forte del calendario di eventi sarà una video-inchiesta realizzata da Marcello Polastri ed intitolata “Il tempo dei Giganti”, alla quale è dedicata ed intitolata l’iniziativa, considerato il successo riscosso dal suo omonimo libro, edito due anni fa.

Dalle ore 18 di venerdì 12, verranno aperti i laboratori e le mostre, davanti alle maggiori autorità (saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Olbia e il presidente della Provincia). Alle ore 20, lo studioso Massimo Pittau parlerà del “Sardus Pater e dei giganti di monti Prama”. Due ore dopo è in programma il concerto dei “Nati Strani”. Dalle ore 10 di sabato 13, riapriranno i laboratori archeologici e le mostre di pittura e scultura. Alle ore 20, Marcello Polastri presenterà la video-inchiesta ed libro, entrambi intitolati “Il Tempo dei giganti: inchiesta sull’archeologia sarda per documentare ciò che non si dice sull’isola dei nuraghes”. Alle 22, via al concerto musicale del gruppo “Cordas et Cannas”. Domenica 14, Angela Demontis presenterà il volume “Il popolo di bronzo” ed alle ore 22, nuovo appuntamento con i Nati Strani.

Ai dibattiti prenderanno parte studiosi, archeologi, storici e giornalisti. Sarà l’occasione per rintracciare “storie su un popolo misterioso, di monumenti megalitici e ciclopici, di nuraghi, tombe di giganti e domus de Janas tra leggende e miti”. Ancora: immagini di scoperte eccezionali riaffiorate dopo un lungo oblio. Pittau, Polastri, Mele, Demontis, Piras, Crasta, Krebas ed altri ancora saranno gli autori delle opere presentate a parlare delle loro fatiche ed emozioni nell’aver attinto, sia dal sottosuolo che dai polverosi archivi, storie affascinati che fanno parte del nostro bagaglio culturale. L’evento è organizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, il Museo Palao-botanico e Archeologico di Perfugas, ed il Museo archeologico di Olbia, che ospita la rassegna.



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