A.C.
12 agosto 2004
Con Valsecchi alla scoperta della verità sull´affondamento del Tripoli
Una delle storie più drammatiche della marina mercantile italiana è trattata dal libro di Enrico Valsecchi “L’affondamento del Tripoli”. Se ne parla giovedì 12 agosto alle 21 nella Piazzetta Bastioni C.Colombo nell’ambito della rassegna “Incontri con l’Autore”
Nella notte tra il 17 e il 18 marzo 1918, a poca distanza da Capo Figari in Sardegna un sommergibile tedesco provocò l´affondamento del piroscafo "Tripoli", in servizio tra Golfo Aranci e Civitavecchia. In quel tragico evento morirono oltre trecento persone tra civili, equipaggio e militari, molti dei quali appartenenti alla Brigata Sassari della Marina Militare. Da allora, una coltre di silenzio sembra essere calata, sia a livello nazionale, sia a livello locale, su quello che a suo tempo fu definito "il più grande disastro della navigazione commerciale in Sardegna, ed il più grave e drammatico episodio della Prima Guerra Mondiale che abbia coinvolto l´isola".
Grazie al paziente lavoro di ricostruzione fatto dallo scrittore Enrico Valsecchi, quella notte di tempesta e di morte è raccontata nel libro "L'Affondamento del Tripoli", edito da Fratelli Frilli, che sarà presentato giovedì 12 agosto alle 21 nella Piazzetta Bastioni Cristoforo Colombo nell’ambito della rassegna “Incontri con l’Autore” organizzata dalla Lireria "Il Labirinto" con la collaborazione dell'"Obra Cultural" e la partecipazione di Carlo Sechi.
Il "Tripoli" assicurava il collegamento tra Golfo Aranci e Civitavecchia e il servizio era gestito dalle Ferrovie dello Stato; quella notte vi erano imbarcate quasi 500 persone. Il "Postale" partì da Golfo Aranci intorno alle 20 del 17 marzo 1918, scortato, fino alle ore 22, dal piroscafo "Principessa Mafalda" che tornò indietro, a causa delle avverse condizioni meteomarine. Alle 22.20, poco dopo l´inversione di rotta del "Principessa Mafalda", il "Tripoli" venne silurato da un sommergibile tedesco. Impiegò quattro ore prima di affondare: quattro ore di terrore e panico per i passeggeri, drammaticamente intrappolati, vittime di una serie di assurde, disgraziate coincidenze: la radio in avaria, i ritardi nei soccorsi, la carenza di mezzi di salvataggio.
Enrico Alessandro Valsecchi è nato ad Alghero, città dove vive, da una famiglia lombarda emigrata in Sardegna nei primi anni del secolo scorso. Si è laureato in giurisprudenza presso l´Università di Sassari. Giornalista pubblicista è stato corrispondente da Alghero del quotidiano di Sassari, "La nuova Sardegna", dal 1962 al 1982. Ha pubblicato diversi libri inerenti la Sardegna tra cui "Fertilia", "L´ultimo viaggio dell´Hohenzollern" e "Alghero da una torre all´altra".
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