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A.C. 12 agosto 2004
Tra le antiche mura catalane revocate le cruenti stragi di mafia
Venerdì alle ore 21 nella piazzetta dei Bastioni C. Colombo, nell’ambito della manifestazione "Incontri con l´autore" Estate 2004, la libreria Il Labirinto e l’Obra Cultural organizzano un dibattito con Piergiorgio Di Cara sulla sua ultima opera “L’Anima in Spalla”
Tra le antiche mura catalane revocate le cruenti stragi di mafia

"L'anima in Spalla", l'ultimo libro di Piergiorgio Di Cara, edito dalle "Edizioni E/O", sarà presentato venerdì 13 agosto, nell'ambito della rassegna "Incontri con l'Autore" oraganizzata dalla Libreria "Il Labirinto" con la collaborazione dell'"Obra Cultural". All'incontro parteciperà lo scrittore Costantino Cossu.
Piergiorgio Di Cara è nato nel 1967 a Palermo. Si è laureato in Scienze Politiche all'Università di Palermo. È entrato nella polizia nel 1993 e ha prestato servizio a Palermo alla Squadra Mobile, e dal 21 gennaio 2002 è Commissario della Polizia di Stato.
Il libro pesca direttamente da una esperienza di vita e di lavoro vissuta: «In principio fu la strage. I giorni più roventi della guerra tra Stato e Mafia in Sicilia culminarono con una strage che spazzò via una intera strada, uccise il giudice simbolo e vessillo di quella lotta insieme ai suoi uomini di scorta. Per l´ispettore della Mobile Salvo Riccobono, protagonista di questo noir che ha il valore di una insolita e avvincente testimonianza, su quel giorno grava anche il peso quasi insostenibile di un evento vissuto in diretta: abitava nella strada devastata dall´esplosione, ha visto i corpi dilaniati dei suoi colleghi e del giudice, ha ancora, a distanza di mesi, il puzzo del fumo e dei corpi bruciati impresso nella memoria insieme al fragore e al silenzio irreale che seguì. La vita quotidiana di Salvo (nome in codice Tex - da Tex Willer) è fatta di lavoro a oltranza in stanze annebbiate dal fumo, scambi di battute con i colleghi, un piccolo gruppo che rappresenta in certo modo anche la sua famiglia: sullo sfondo una donna con la quale una storia c´è stata e ora non c´è più.
Ma il centro e il vero fuoco del lavoro della squadra, sta nella "sala ascolto", un ambiente chiuso e asfittico, simile a una sala macchine che sferraglia nelle viscere di una nave, dove si passano giornate intere a riascoltare e studiare le parole dei sospetti, captare ogni inflessione e vaga allusione che possa costituire un elemento prezioso per le indagini».
Attraverso il lavoro di pazienza e di sfibrante osservazione del protagonista viene fuori una dimensione umana fatta di dedizione silenziosa e tenace, uno spirito di sacrificio che si spende sul filo di giorni e di notti con costanza e determinazione e che arriva fino a subire l´agguato.
In questa storia, l´autore alla sua seconda prova, ci introduce in un universo reale poco noto e assai interessante che di solito la cronaca giornalistica lascia nell´ombra e arricchisce il filone del noir mediterraneo di un tassello di inedito, irrinunciabile realismo.



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