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Stefano Deliperi 1 agosto 2004
Blitz nel Parco di Porto Conte, sequestrato un campeggio abusivo
Sotto sequestro dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale 70 piazzole per roulottes, alcuni fabbricati, reti elettriche in corso di realizzazione su 3 ettari a due passi dalla battigia marina
Blitz nel Parco di Porto Conte, sequestrato un campeggio abusivo

Ieri il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ha messo sotto sequestro un campeggio abusivo a Porto Conte (loc. Stamparogias), in Comune di Alghero (SS). 70 piazzole per roulottes, alcuni fabbricati, reti elettriche in corso di realizzazione su 3 ettari a due passi dalla battigia marina. Era ora, ma non basta. Deve essere soltanto l´inizio. I campeggi abusivi dentro il parco naturale regionale di Porto Conte devono essere smantellati.
Già con due esposti (17 maggio 1999 e 11 luglio 2000) le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico hanno provveduto a richiedere alle pubbliche amministrazioni statali (Ministeri dell´ambiente e per i beni e attività culturali, Soprintendenza ai beni ambientali di Sassari), regionali (Assessorati regionali dell´urbanistica e dei beni culturali, Corpo forestale e di vigilanza ambientale) e locali (Comune di Alghero) informazioni ed interventi specifici in relazione ai campeggi abusivi gestiti dal CIRCOLO SANT´IGORI ed IL MARE DI S. IMBENIA sulla costa di Porto Conte - S. Imbenia, in area rientrante in un sito di importanza comunitaria, tutelata con vincolo paesaggistico e con vincolo di conservazione integrale. Gli esposti sono stati, per opportuna conoscenza e per gli interventi di competenza, anche alla magistratura competente (Procure della Repubblica presso il Tribunale e la Pretura di Sassari) ed alla Commissione Europea.
La vicenda dura ormai da diversi anni. Fin dal 1990 (ordinanza n. 94 del 23 maggio 1990), infatti, il Comune di Alghero ordinò la sospensione dei lavori abusivi (numerosi prefabbricati e altrettanti basamenti in cemento) ed il ripristino ambientale, nel 1994 venne richiesto l´intervento del Servizio vigilanza edilizia dell´Assessorato regionale EE.LL., finanze, urbanistica per utilizzare i mezzi regionali per procedere alla demolizione. Nei mesi successivi erano stati programmati gli interventi di demolizione con i mezzi regionali insieme ad altri abusi lungo la costa "catalana", ma, inspiegabilmente, una qualche "mano" spense i motori già accesi dei "caterpillar"... Nel 1999 il Sindaco di Alghero ordinò la chiusura dei campeggi per motivi di ordine igienico-sanitari, senza far tuttavia cenno, a quanto è dato conoscere, della situazione di abusivismo delle strutture. Nel 2000 l´Assessorato regionale P.I. e BB.CC. - Ufficio tutela paesaggio di Sassari provvide a contestare gli abusi edilizi riscontrati (nota n. 1724 del 24 febbraio 2000), reiterando quanto già fatto 10 anni prima (note n. 6784 del 6 giugno 1990 e n. 11464 del 9 ottobre 1990). Nel 2002 il sindaco di Alghero avv. Marco Tedde, nelle sue dichiarazioni programmatiche esposte in Consiglio comunale, aveva esplicitamente affermato che la sua amministrazione avrebbe provveduto alla demolizione dei campeggi abusivi nella splendida Baia di Porto Conte, entro il parco naturale di Porto Conte. Naturalmente senza alcun esito.
Anche per garantire quella qualità ambientale che è alla base del richiamo turistico della "Riviera del corallo" non ci possono essere più tentennamenti o scuse per procedere al ripristino della legalità violata e dei valori ambientali propri della Baia delle Ninfe: a quando le "ruspe ecologiche"?
In questi giorni seguirà un nuovo esposto da parte delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico per giungere al rispetto della legalità ed al ripristino ambientale.



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