Red
3 aprile 2009
Villa Segni, c´è lo sfratto Mele: Continua l'attività
Restano nella struttura algherese gli ospiti del Dipartimento di Salute mentale. Probabilmente saranno neccessari urgenti interventi di manutenzione straordinaria
ALGHERO - «Villa Segni ad Alghero continuerà a svolgere la funzione di struttura residenziale del Dipartimento di Salute mentale, almeno sino a quando non diventerà stringente l’esigenza del suo rilascio». Lo assicura la direzione aziendale dell’Azienda sanitaria locale di Sassari.
«Occorre precisare – fanno sapere dalla direzione dall’Asl di Sassari – che l’Azienda Sanitaria non è proprietaria dello stabile e che, recentemente, è divenuto esecutivo lo sfratto a carico della ditta da cui era stato acquisito in locazione».
«L’immobile – prosegue la direzione – situato in Viale Primo Maggio proprio di fronte alla spiaggia di Maria Pia ad Alghero, necessita inoltre di urgenti interventi di manutenzione straordinaria che la proprietà non è in condizioni di poter assicurare con la presenza dei pazienti».
L’assistenza a favore dei soggetti ospitati nella struttura costituisce la principale preoccupazione dell’amministrazione sanitaria che ha informato i parenti della possibilità che i pazienti possano essere alloggiati, temporaneamente, in altre strutture di proprietà della Asl, sino alla data di conclusione della gara per la gestione dei cosiddetti “gruppi appartamento” nel territorio algherese.
Questa modalità di gestione, che si fonda sull’utilizzo del budget di salute, prevede l’attribuzione a soggetti accreditati del compito di affiancare i malati nella gestione di una “casa”. «Il trasferimento quindi – riprende la direzione dell’Asl – che avrebbe durata non superiore ai quattro-cinque mesi, verrebbe disposto soltanto nell’ipotesi di una stringente necessità di lasciar liberi i locali di Villa Segni.
In ogni caso l’équipe del Centro di salute mentale algherese proseguirà nell’assicurare la continuità assistenziale anche nei locali in cui siano temporaneamente alloggiati i pazienti». In sintesi, quindi, l’Asl deve prevedere sia la possibilità di continuare a mantenere, in accettabili condizioni di sicurezza, la conduzione dello stabile di Viale Primo Maggio, come pure le precauzioni indispensabili per garantire una dignitosa prosecuzione dell’assistenza.
Nella foto il direttore generale dell'Asl di Sassari Mele
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