L'Asl di Sassari ha deciso la chiusura della casa protetta. Sconcerto tra i familiari degli assistiti. L'associazione "il Labirinto" di Alghero chiede spiegazioni
ALGHERO - La chiusura della casa protetta, che ospita persone sofferenti di disagio mentale, nota a tutti come “Villa Segni” sembra ormai certa. Questo è quanto si è appreso durante un recente incontro, tenutosi presso il Centro di salute mentale di Alghero, dal Dipartimento dell’Asl di Sassari dalle parole del responsabile dottor Ruiu.
La prima conseguenza di questa azione è che si rende necessario che gli ospiti di “Villa Segni” trovino altra sistemazione. Grande è lo sconcerto dei familiari, ed il disagio degli utenti che si trovano a dover, all’improvviso, cambiare casa e di conseguenza vita. La soluzione prospettata a questa situazione è trasferire gli ospiti di “Villa Segni” sofferenti mentali, presso una comunità a Sassari, con tutte le conseguenze del caso, per utenti e familiari.
A dare l'allarme è l’associazione “Il Labirinto” di Alghero, che non condivide appieno questa scelta, che «va a penalizzare un territorio, privandolo di un servizio e, anche, perché consapevole che se chi di dovere, a suo tempo, avesse provveduto a mettere in essere le direttive dettate dal Piano Sanitario Regionale, le soluzioni, potevano dovevano essere altre».
Ora si spera che la sensibilità della Dirigenza Asl di Sassari e l’attenzione degli organi preposti dell’Amministrazione Comunale trovino soluzioni alternative e condivise a favore di coloro che hanno necessità di essere accompagnati nel difficile percorso della malattia.
Nella foto una recente manifestazione ai cancelli di "Villa Segni" ad Alghero