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15 luglio 2004
Da sud al nord le immagini delle culture europee
Dal 24 luglio al 26 settembre a Villanova la mostra fotografica “Abitare il mondo, Europe” di Giovanni Chiaramonte
Sabato 24 luglio si inaugura presso gli spazi di Su Palatu ´e sas Iscolas a Villanova Monteleone, la mostra "Abitare il mondo. Europe" del fotografo Giovanni Chiaramonte. La mostra è un itinerario attraverso Atene, Roma, Milano, Venezia, la seconda Roma che è Istanbul, Lisbona, Evora, Porto, Barcellona, Reims, Berlino. Nelle immagini del percorso espositivo, l´unità e l´identità dell’Europa si rivelano nell´essere una terra contemporanea, luogo unico e singolare che contiene tutti i diversi tempi e tutte le diverse culture che hanno dato vita alla civiltà occidentale. Contemporanea è così per Chiaramonte soltanto la dimensione, e la visione, che rende visibile e presente ogni diversità e ogni profondità della storia e della memoria. Nella consapevolezza che la figura della città moderna viene costruita, a partire dalla fine del Settecento, nel viaggio in Italia degli architetti tedeschi, inglesi e francesi alla scoperta dell´architettura greca e romana come fondamento dell¹Europa e della civiltà occidentale, l´itinerario personale di Chiaramonte traccia un movimento inverso: dal Sud verso il Nord, dal mondo mediterraneo verso quello germanico.
Un padre con i figli di fronte a un millenario muro greco in Sicilia, il caos multiforme dei turisti nell´ordine geometrico del Partenone, la folla notturna in piazza del Pantheon a Roma, i bambini che giocano a calcio tra le mura romane del Palazzo di Costantino a Istanbul, le danzatrici che pattinano davanti al Castello di Lisbona, un vecchio che gioca a bocce tra gli alberi di fronte alla cattedrale senza fine di Gaudi a Barcellona, un giovane che spezza il cemento del muro di Berlino, l´abbraccio di un uomo e di una donna nel giardino di Charlottenburg sono i gesti della normale vita quotidiana e contemporaneamente figure di un destino più grande in cui la vita di ogni persona è drammaticamente e gloriosamente inscritta.
Il viaggio si chiude a Berlino perché, consapevolmente edificata dal Moderno di Schinkel e Speer sul modello di Atene e Roma, nel sogno dell’ultimo, definitivo impero che avrebbe dovuto unificare con la Germania l´Europa e l´intero Occidente, Berlino ha conosciuto e vissuto la tragedia della distruzione e della divisione portate dalle ideologie che hanno disgregato e devastato il continente nel secolo scorso. La nuova figura della città che sta sorgendo a Berlino si pone come apertura alla dimensione dell´unità nella diversità che siamo chiamati a vivere e a costruire nel nostro contemporaneo presente.
L´opera di Giovanni Chiaramonte si origina nella rappresentazione dei gesti con cui l’uomo abita il mondo, facendolo diventare parte viva e significativa dell´esistenza. Nelle fotografie di Chiaramonte, i luoghi e le città diventano scene di eventi in cui l´uomo si muove, sull’ampio sfondo dell’orizzonte, in compagnia e al gioco con l´altro, oppure si ferma sorpreso nella solitudine e in contemplazione di fronte allo spazio che lo circonda e lo interpella come un enigma.
La mostra si compone di 74 fotografie nei formati cm 50x50, 70x70, 50x70 e 50x100 e di alcuni scritti.
Per l´occasione è stato stampato un catalogo co-edito dalla Soter editrice e dalla Composita con contributi di Gianni Canova, Mirko Zardini e brevi testi poetici di Umberto Fiori. La mostra è stata prodotta da Ultreya di Milano.
L´inaugurazione, prevista per le ore 20.00, sarà preceduta dagli interventi del sindaco di Villanova Monteleone Sebastiano Monti, del presidente della Comunità Montana n. 1 Graziano Ledda, del responsabile delle attività di Su Palatu Salvatore Ligios, dell´assessore alla Cultura della Regione Sarda on. Elisabetta Pilia e del fotografo Giovanni Chiaramonte.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 (lunedì chiuso) e rimarrà aperta sino al 26 settembre. L¹ingresso è gratuito.
Scheda biografica
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte inizia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell´Arte Concettuale. L´immagine di Chiaramonte si genera sin dall´inizio nella tradizione teologica ed estetica di H.U. von Balthasar e della Chiesa d´Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale.
Dopo la mostra e il volume Fotografia europea contemporanea, in cui presenta nel 1983 i più importanti autori della sua generazione, si dedica dapprima alla relazione tra luogo e identità dell´uomo con i volumi Giardini e paesaggi, 1983, e Penisola delle figure, 1993. Affronta poi il dramma essenziale delle radici e del destino dell´Occidente in Terra del ritorno, 1989, e in Westwards, 1996. Un´elegia e un viaggio di ritorno nei luoghi del Mediterraneo è Ai confini del mare, 1999. Nel 2000 con i poeti e scrittori Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luca Doninelli, Umberto Fiori, Giovanni Raboni, Davide Rondoni pubblica ed espone in Triennale l´opera Milano. Cerchi della città di mezzo. In occasione del restauro della facciata della Scala realizza il volume d´artista In corso d´opera. Nel 2002 esce Frammenti dalla Rocca e nel 2003 Dolce è la luce.
Tra le sue opere edite nel 2004: Berlin, Figure.
Tra le sue mostre personali: Diaframma, Milano 1974; Galleria d¹Arte Moderna, Modena 1975; Studio Marconi, Milano 1983; Deutsches Architekturmuseum, Frankfurt/M. 1986; Biennale di Venezia, 1993 e 1997; Hunter College, New York 1997; Ikona-Magazzini del Sale, Venezia 1998; Triennale di Milano, 2000; Biennale di Venezia, 2004.
Per le più importanti riviste di architettura ha pubblicato oltre ottanta servizi.
Ha fondato e diretto quattro collane di fotografia per Jaca Book, Federico Motta Editore, Società Editrice Internazionale e Edizioni della Meridiana.
Insegna Drammaturgia dell¹immagine allo IULM di Milano e alla Facoltà Teologica di Sicilia.
Per informazioni: Calarinas psc tel e fax 079 960400 e-mail:calarinas@tiscali.it
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