M.C.
10 marzo 2009
Brita Callin, l´addio ad Alghero
Nella mattinata di lunedì, 9 marzo, si è spenta Brita Callin, ben conosciuta in città soprattutto per la sua decennale attività di guida turistica
ALGHERO - Nella mattinata di lunedì, 9 marzo, si è spenta Brita Callin, ben conosciuta in città soprattutto per la sua decennale attività di guida turistica e famosa per essere stata proprio la prima del settore, oltre che la prima donna e per di più straniera, a far conoscere a dei turisti l’impervio e allora sconosciuto entroterra sardo.
Brita, che ormai aveva superato gli ottant’anni, viveva qui da quando di anni ne aveva 37. Verso la fine degli anni ’60 Alghero e la Sardegna cominciavano ad acquisire una certa importanza nel panorama europeo delle offerte turistiche. Brita colse subito l’occasione e decise di visitare quest’isola così lontana dalla sua Svezia, innamorandosi follemente di Alghero. Scelse questa città e la Sardegna prima del suo lavoro, che invece fu solo una naturale conseguenza dell’amore per questa terra, alla quale, dopo anni di studi, dedicò la prima guida dettagliata in svedese. Una terra che, così aveva deciso già tempo, avrebbe custodito le sue spoglie quando la sua esistenza si sarebbe conclusa, liberando finalmente la sua anima.
Così, quando la fine si era fatta imminente, piuttosto che tornare in Svezia aveva preferito restare qui, per morire ed essere seppellita nella terra di cui si era innamorata a prima vista. Alghero ha accolto, infatti, nella giornata di oggi, con una semplice funzione di saluto nel cimitero cittadino una delle sue tante “anime gemelle”, Brita, uno spirito libero, finalmente per sempre.
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