Stefano Soro
3 luglio 2004
Matherland 2004, la cacciata dal porto
La fuga dal consiglio comunale ha evitato alla Giunta la discussione sul parco dei divertimenti. A seguire una conferenza stampa senza i rappresentanti della controparte
Purtroppo in questi giorni si è parlato troppo del caso Matherland sul piano politico, c’è anche chi ha tirato in ballo la vecchia DC, Forza Italia e i comunisti. Tutto ciò è sbagliato ed è forse questo che ha causato la bagarre che si è creata in consiglio comunale lo scorso mercoledi 30 giugno. I consiglieri di maggioranza hanno deciso di abbandonare la seduta (sarà stato il caldo o forse un semplice atto di vigliaccheria?) facendo mancare il numero legale. Giovedi mattina, poi, il sindaco Marco Tedde, assieme ai capigruppo dei partiti che compongono la sua amministrazione ha deciso di spiegare il motivo del rifiuto al parco dei divertimenti in una conferenza stampa, senza che fossero però presenti rappresentanti della controparte; questa mossa potrebbe essere interpretata come mancanza di coraggio o insicurezza delle proprie convinzioni. D´altronde siamo calati in un generale clima di "fuggi fuggi"! Nella conferenza stampa il sindaco ha fatto sapere di aver proposto alla cooperativa Matherland altri luoghi dove poter essere ospitati, quali il campetto del Don Bosco (e qui nascono i dubbi, visto che il campo è di proprietà della Parrocchia Di S. Giovanni Bosco...), per non tralasciare la scelta degli spiazzi di Maria Pia.
Tedde ha anche parlato di centralità dell´area portuale. Forse centralità per i parcheggi, come se non ce ne fossero abbastanza! Poi se si vuole trasformare il porto in unico grande parcheggio, forse si farà felice molta gente, però di certo non farà bene alla salute! Il porto è un luogo che avrebbe potuto ospitare il parco dei divertimenti, come qualsiasi altra manifestazione, ma evidentemente piuttosto che prendere decisioni importanti per Alghero e per gli algheresi, si pensa a scappare e fuggire quando c´è da prendere sul serio una decisione.
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