Nel rigoroso spazio espositivo, luogo di transito e di confine per eccellenza, e nella società attuale spazio sempre più periferico e marginale, la sagrestia di una chiesa può diventare occasione di incontro e di scambio culturale, dove passato e futuro trovano fermento e diventano occasione di dialogo diretto, sottratto al gioco onnivoro del mercato. Venti immagini stampate in bianconero sono il filo conduttore della mostra. Presentata per la prima volta al pubblico, la raccolta di immagini, attraverso l´arbitrario intreccio di autori di poesia e di prosa più o meno noti, sollecita lo sguardo del visitatore alla complessità e alla ricchezza del mondo letterario della Sardegna.
Gli scatti in bianconero di Ligios sono stati scelti sulla base di quello che l’autore definisce “il criterio del disordine quotidiano”.
Concetto esplicato dalla nota del critico d’arte Raffaella Venturi, nel catalogo che accompagna la mostra: “Alle storie ha pensato di dare una struttura visiva Salvatore Ligios. Anzi, di non darla affatto, una struttura. Né un ordine, una classificazione. Andate a vedere se non è così. Però entrate in silenzio, non discinti e col telefono spento. Perché dovrete varcare soglia della chiesa del paese, dove Don Totoni Cossu ha dato asilo, nella sacrestia, a una galleria fotografica sincopata, discontinua, schizzata. Tanto più illuminante per capire tutte le altre storie, quelle scritte da loro, i ‘litterados’. Mezzi volti, volti pieni, mezzi busti, figure intere, figure in luoghi chiusi, figure con sfondi che si perdono all’orizzonte. Come quella di Antonio Cossu, alla cui presenza-assenza la mostra è dedicata”.
Sos litterados sono: Paola Alcioni (poetessa), Giulio Angioni (scrittore), Bachisio Bandinu e Paolo Pillonca (scrittori), Gonario Carta-Brocca (poeta), Giulia Clarkson (scrittrice), Giovanni Fiori (poeta), Marcello Fois (scrittore), Nicola Lecca (scrittore), Gavino Ledda (scrittore), Sebastiana Madau (scrittrice), Giuseppe Marci (scrittore), Luciano Marrocccu (scrittore), Salvatore Murgia e Giovanni Piga (poeti), Salvatore Niffoi (scrittore), Antonio Maria Pinna (poeta), Natalino Piras (poeta), Antonio Puddu (scrittore), Anna Cristina Serra (poetessa), Flavio Soriga (scrittore), Peppino Tramaloni (scrittore). La mostra è dedicata allo scrittore Antonio Cossu (recentemente scomparso). I ritratti sono stati effettuati tra il1997 e il 2004.
Per l´occasione è stato prodotto un catalogo edito dall’editore Composita di Sassari e curato dal grafico Francesco Sogos.
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni del festival compatibilmente con i normali orari di accesso praticati dalla parrocchiale San Gavino.

Salvatore Ligios fotografa dagli anni Settanta e attualmente cura la programmazione dell’attività espositiva di Su Palatu di Villanova Monteleone.