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Stefano Deliperi 12 giugno 2004
Villa Certosa, si scoprono gli altarini
Il premier chieda scusa ai sardi
Berlusconi ed i suoi ministri ci avevano raccontato che quanto stava accadendo era segreto di Stato. Oggi scopriamo che un libro in vendita nelle migliori librerie fa cadere ciò che sembra un alibi per aggirare le norme di tutela costiera
Villa Certosa, si scoprono gli altarini. Il premier chieda scusa ai sardi

Alla Certosa vengono alla luce gli “altarini” del premier Berlusconi. Peccato che più di “altarini” si sia dinanzi ad una vera e propria cattedrale, dove al posto dei campanili svettano cactus di ogni genere, accompagnati da piscine e vasche per la talassoterapia. Tutto questo accade in Sardegna, sul mare davanti a Punta Lada, in area tutelata con vincolo paesaggistico, con vincolo di conservazione integrale, sullo splendido Golfo della Marinella. Berlusconi ed i suoi ministri, compreso il sardo Pisanu, ci avevano raccontato che quanto stava accadendo a villa Certosa e nel parco blindatissimo di 50 ettari era segreto di Stato. Tanto è vero che neppure la magistratura è riuscita a mettere le mani su tutte le carte e gli occhi su quanto è stato ivi realizzato. Oggi invece scopriamo di essere dinanzi al segreto di pulcinella, visto che un libro in vendita nelle migliori librerie specializzate ci svela i misteri di villa Certosa. Si intitola Ville esclusive & Resorts, è edito da Archideos, curato dal fotografo Giancarlo Gardin, scritto da Isabella Brega e Marco Biagi e illustra ville e giardini progettati dall’architetto Gianni Gamondi.
Motovedette dei carabinieri, ordinanze della Capitaneria di Porto, decreti di secretazione, elicotteri, divieti per pescatori, dipartisti, giornalisti e curiosi: era tutta una presa in giro? Tutto questo pare sempre più un alibi utilizzato da Berlusconi per aggirare le norme di tutela costiera.
A questo punto è necessario chiedersi: l’amministrazione locale, la Regione, erano veramente all’oscuro di tutto? La realtà è più triste di quello che si può immaginare: le residenze private di Berlusconi sono divenute vere regge di potere, mentre la ristrutturazione di un immobile privato è diventata una questione di Stato.
Le associazioni Amici della Terra e Gruppo di Intervento Giuridico si faranno carico di regalare al Presidente della Regione Sardegna, Italo Masala, una copia del libro Ville esclusive & Resorts. Così anche la Regione riuscirà a scoprire quanto è stato messo in piedi nella villa del premier Berlusconi. E magari agire per verificare se Berlusconi è in possesso di tutte le licenze, come quelle che vengono chieste ad un comune mortale anche quando deve semplicemente fare un buco per terra!
Per i sardi non c’è bisogno di alcun omaggio: hanno capito da tempo che le menzogne di Stato, alla fine, hanno le gambe corte. Che cactus, Berlusconi chieda scusa a tutti i sardi!



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