A.B.
30 ottobre 2008
Sassari: Veterinari Asl incontrano i cacciatori
Si parlerà delle modalità di controllo da attuare sui cinghiali abbattuti
SASSARI – Una riunione informativa per programmare le attività di controllo sui cinghiali abbattuti durante la stagione venatoria. L’ha organizzata a Sassari, nella sala riunioni di Via Sardegna, oggi alle ore 17, il Servizio veterinario di Sanità animale della Asl sassarese che incontrerà i cacciatori che appartengono alle compagnie di caccia e alle associazioni venatorie del distretto sanitario di Sassari.
L’incontro, che rientra all’interno delle attività di sorveglianza previste dal piano di eradicazione della peste suina classica e africana, consentirà di definire al meglio le operazione alle quali i cacciatori dovranno attenersi per permettere il controllo dei capi abbattuti.
Anche quest’anno quindi, oltre ai controlli sui maiali domestici, sono previste azioni di carattere sanitario rivolte al suino selvatico, specie che può consentire il permanere della malattia in un territorio, soprattutto quando vi è possibilità di contatto col suino domestico.
Con il Decreto n.24 del 6 agosto, l’Assessorato Regionale all’Igiene e Sanità ha stabilito le misure sanitarie da applicarsi su tutti gli animali della specie suina, domestici e selvatici, nell’ambito del piano di eradicazione dalla peste suina classica e africana. La lotta contro queste due malattie ha come obiettivo l’eliminazione delle stesse dal territorio della Sardegna ai fini della tutela e della promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti a base di carne da esse derivate.
L’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale ha definito su tutto il territorio della Sardegna le zone sulle quali modulare le attività di campionamento dei cinghiali. I cacciatori dovranno prelevare un campione di sangue, milza e diaframma da tutti i cinghiali abbattuti durante la stagione venatoria. I campioni prelevati dai cinghiali potranno essere recapitati presso gli uffici del Servizio veterinario, i mattatoi, oppure gli uffici della forestale, insieme alle apposite schede di segnalamento dei capi cacciati.
I cacciatori dovranno rispettare alcune prescrizioni, consentire l’identificazione dei capi ed il prelievo dei campioni e stoccare i capi cacciati in appositi locali chiudibili a chiave fino al ricevimento degli esiti di laboratorio.
Nel corso della trascorsa campagna venatoria, complessivamente in tutto il territorio della Asl, sono stati inviati e controllati circa quattrocentocinquanta campioni di sangue tutti negativi ad esclusione di due positivi trovati nell’area infetta del Goceano.
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