ALGHERO - «Qualche giorno fa, durante una passeggiata elettorale a Fertilia, l’Ass. Sanna ha affermato di essere in attesa che il Sindaco firmasse il protocollo d’intesa per il trasferimento dei beni di Fertilia al Comune di Alghero; oggi, con una inversione di marcia improvvisa, apprendiamo che solo venerdì scorso avrebbe “disposto” l’invio del protocollo al Sindaco per una “visione ed integrazione” del medesimo. Ma non è finita, pur non avendo ancora consegnato al Sindaco la bozza di protocollo fissa un ultimatum di dieci giorni per le osservazioni».

Non si placano le polemiche intorno a Fertilia, al centro dello scontro politico tra Comune e Regione. L'assessore all'Urbanistica veva accusato il comune di poca collaborazione, snobbando la regione, ma i capogruppo di maggioranza non ci stanno e attaccano: «Perché l’Ass. Sanna invece di fare passerelle elettorali a Fertilia, cosa che potrà portare o far perdere qualche voto alla sinistra ma non risolverà i problemi dei Fertiliani, non ha fatto un passaggio in Comune per parlare con l’Amministrazione».

«Crediamo che l’Ass. Sanna debba dimostrare senso di responsabilità in relazione alle complesse problematiche di Fertilia, in quanto è urgente l’avvio delle azioni di ristrutturazione e riuso architettonico che consentano un rilancio della Borgata. Così come è drammaticamente urgente conoscere proposte concrete relativamente alla sorte degli immobili residenziali e commerciali e alla definizione della pesante situazione dei crediti che lo Stato vanta nei confronti dei detentori. Ciò, come l’Ass. Sanna ben sa, servirebbe anche a sgombrare il campo da dubbi e strumentalizzazioni e per dare un po di serenità a tanti Fertiliani che vivono nell’incertezza da tanti anni».

«L’auspicio - sottolineano Sasso, Piras, Lobrano, Camerada, Grossi, Giorico Paulesu e Balzani - è che l’Ass. Sanna interrompa questo singolare modo di amministrare la cosa pubblica e consegni con sollecitudine al Sindaco Tedde la bozza del protocollo d’intesa, come peraltro previsto dalla Delibera della G.R. citata».