Red
4 ottobre 2008
Fertilia, Tedde scrive al Governatore
Dopo la visita dell´assessore all´Urbanistica della Giunta Soru, il Sindaco chiede al Governatore dove sia finito il Protocollo d´Intesa su Fertilia
ALGHERO - Beni di Fertilia sempre in primo piano in città. Dopo la visita dell'assessore all'Urbanistica della Giunta Soru, che aveva rassicurato tutti i cittadini sull'iter per il passaggio dei numerosi immobili al comune e informato in merito al recente finanziamento di 2milioni, Marco Tedde scrive al Governatore della regione per chiedere chiarimenti sulla mancata predisposizione del Protocollo d'Intesa.
Signor Presidente,
la mattina del 14 maggio c.a. ci incontrammo ad Alghero per discutere della riqualificazione ai fini turistico-ricettivi ed economico-commerciali degli immobili di Fertilia ceduti dallo Stato alla Regione e che quest’ultima avrebbe dovuto in tempi brevi cedere al Comune di Alghero. Nel pomeriggio incontrammo i residenti di Fertilia coi quali ipotizzammo progetti di sviluppo e Lei rassicurò i detentori di immobili residenziali e commerciali, garantendo speciale attenzione nei loro confronti che si sarebbe dovuta concretizzare attribuendo loro diritti di prelazione, allora non specificati, e particolari procedure per giungere all’estinzione dei crediti vantati dallo Stato. Come Lei ricorderà, nei giorni precedenti avevo avanzato formale protesta in quanto il Comune di Alghero non era ancora entrato in possesso dell’elenco dei beni che la Regione gli avrebbe dovuto trasferire; elenchi che, invece, esponenti regionali esibivano con atteggiamenti poco rispettosi delle prerogative delle Istituzioni comunali. Ebbene, Sig. Presidente, da allora non ho avuto altre notizie da parte della Regione. Qualche giorno fa ho appreso inopinatamente dalla stampa che l’Ass. Sanna ha incontrato i residenti di Fertilia ai quali avrebbe riferito che la Regione è ancora in attesa che il Comune di Alghero firmi il protocollo d’intesa per la cessione dei beni e la loro riqualificazione (sic!). Lei sa, Sig. Presidente, che questo protocollo non esiste e che se anche esistesse nessuno ne ha informato la mia amministrazione chiedendoci di visionarlo e sottoscriverlo. Poiché però non è mia intenzione polemizzare su questo tema, in quanto sono convinto che Lei condivida con me che è urgente intervenire per il risanamento ambientale ed urbanistico al fine di garantire il miglioramento della qualità della vita a Fertilia, e che nel contempo è oltremodo necessario avviare le azioni di ristrutturazione e riuso architettonico che consentano ai Fertiliani di utilizzare proficuamente i beni anche per fini turistici e riorganizzare l’insediamento sulla base di criteri di maggior tutela ambientale, paesaggistica e storico-culturale, così come dispone peraltro la delibera della Giunta Regionale n° 28/3 del 16.5.08, vorrà inviarmi cortesemente la bozza del protocollo con grande sollecitudine. Questa sarà anche l’occasione per farmi conoscere proposte concrete relativamente alla sorte degli immobili residenziali e commerciali e alla definizione della pesante situazione dei crediti che lo stato vanta nei confronti dei detentori. Ciò servirebbe anche a sgombrare il campo da dubbi e strumentalizzazioni ed a dare un po di serenità a tanti Fertiliani che vivono nell’incertezza da troppi anni. Sig. Presidente, l’urgenza deriva anche dalla circostanza che, come Lei ha visto personalmente, la maggior parte di questi beni versa in una situazione di incuria e degrado estremi che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana, alterando il decoro di Fertilia. Inoltre, gli immobili danno evidenti segnali di pericolo di crolli con seri rischi per la pubblica incolumità. Purtroppo, nelle medesime condizioni di incuria e degrado si trova anche l’ex Cotonificio del quartiere di S. Agostino, che attendiamo da anni ci venga ceduto. Anche tale manufatto costituisce simbolo di degrado e pericolo per la pubblica incolumità. Ritengo che anche i residenti del quartiere di S. Agostino abbiano il diritto di vedere risanato e riqualificato il loro ambito urbano, e un rapido intervento sull’ex Cotonificio costituirebbe un segnale forte di attenzione nei loro confronti. Tali situazioni estreme imporrebbero al Sindaco di intervenire senza indugio, al fine di prevenire e contrastare tali fenomeni, con provvedimenti da assumersi con la dovuta tempestività secondo le attribuzioni conferitegli dalla recente normativa statale in tema di tutela della sicurezza urbana e della pubblica incolumità. Provvedimenti, questi, che vorrei evitare di assumere per quanto possibile ma che permanendo questa situazione di degrado mi vedrò costretto ad adottare. Avendo personalmente riscontrato la sua sincera sensibilità verso le problematiche esposte, sono sicuro che dovrò attendere per brevissimo tempo il protocollo e le proposte predette nonché la cessione o rimessa in pristino dell’ex Cotonificio. Nel frattempo voglia gradire i miei più deferenti saluti.
Marco Tedde
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