ALGHERO - Il presidente del Circolo della Libertà di Alghero è chiaro in merito alla debacle referendaria: È stato un risultato annunciato e scontato. Secondo Fausto Farinelli le cause e le motivazioni di questo sono essenzialmente: «Il primo è che Mauro Pili è stato lasciato solo dal suo partito, precisamente dall’ala a lui avversa, quella che ha paura che con la vittoria del referendum Il presidente Berlusconi indicasse lui come candidato governatore». «E’ mancato l’appoggio vero di partiti come l’Udc e Riformatori. Questo - precisa - dimostra che ancora una volta ha vinto la politica con la p minuscola, questo dimostra che ognuno pensa al proprio tornaconto infischiandosene del bene collettivo».

«Il secondo è da imputare alla mancanza di coraggio democratico mostrato dal PD e dalla sinistra estrema. Si sono tirati indietro nel misurarsi andando a votare facendo valere le ragioni del No. Questo referendum è arrivato nel momento sbagliato - continua Farinelli - a ridosso delle elezioni regionale del 2009, si stanno già costruendo “alleanze sotterranee”, quelle che contano davvero. Dimostrando ancora una volta che saranno i partiti a decidere per poi chiamare gli elettori a rettificare le loro scelte».

«Personalmente do la colpa del nostro mancato impegno e coinvolgimento al coordinatore Regionale Giuseppe Farris ed a cascata ai coordinatori provinciali Sanna, Deriu, Lunesu e Pirastru». «È mancata la loro azione sul territorio - sottolinea Farinelli - sono mancati in tutti i sensi, spariti dalla circolazione, spariti dai giornali. Ricordo che quando vi erano in gioco le candidature per il parlamento facevano a gare a rilasciare interviste su tutti i giornali Sardi. Di questo l’associazione nazionale dovrà tenerne conto».

Farinelli prevede adesso una battaglia interna molto dura all’interno del centro destra, «si spera che ad averne la peggio non siano gli elettori moderati Sardi, ma siano i personaggi che ragionano ancora con la logica del “lupo solitario”».


Nella foto Fausto Farinelli, presidente del Circolo della Libertà di Alghero