«La bocciatura del referendum da parte dei sardi non è stata certo sui contenuti. Si è trattata di una censura “politica” contro alcuni esponenti del centrodestra»
CAGLIARI - «La bocciatura del referendum da parte dei sardi non è stata certo sui contenuti. Si è trattata di una censura “politica” contro alcuni esponenti del centrodestra». Lo sostiene il consigliere regionale dell’Unione di Centro Sergio Marracini che, analizzando la scarsa affluenza alle urne, ritiene che i sardi non siano andati a votare al
Referendum per dare un segnale chiaro che deve mettere in allarme tutte le forze oggi all’opposizione.
«Menti politicamente raffinate potrebbero pensare ad una volontà del Pdl a tenere Soru per cinque anni padrone della Sardegna – ha detto Marracini – ma si tratta di fanta politica. Purtroppo credo, invece, che il risultato del referendum sia il termometro di un giudizio evidentemente negativo su alcuni rappresentanti del centrodestra».
«Auspico che questo risultato – conclude Marracini - possa servire a ricompattare tutte le forze autonomiste e di centro per prepararsi alla battaglia più importante: le elezioni regionali 2009 che potranno, se il centrodestra sarà unito, costituire il punto di partenza per una nuova rinascita della nostra isola».