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Antonio Burruni 30 settembre 2008
Sant Miquel: Benito Urgu chiude i festeggiamenti
Lo show del noto comico ha richiamato in piazza un buon numero di persone
Sant Miquel: Benito Urgu chiude i festeggiamenti

ALGHERO – Chiusura col sorriso. La tre giorni di festeggiamenti in onore di San Michele, Santo Patrono di Alghero, ha avuto la sua degna conclusione nella nuova piazzetta davanti alla Torre di Sulis, che ha contenuto a fatica gli spettatori dello spettacolo di Benito Urgu. Le persone hanno trovato posto anche nella sede stradale, nei marciapiede laterali e, in più fortunati, nei balconi che si affacciano in uno degli scorci più suggestivi della città.

Lo spettacolo del comico oristanese, “Centu Barrittas”, è un contenitore di alcuni tra i più azzeccati personaggi (storici e nuovi), che trovano in Alverio Cau, una “spalla” nella più nobile delle accezioni artistiche, e, nel contempo, un tributo ai Barrittas, il gruppo musicale che ha segnato la storia della musica folk-beat oristanese negli Anni Sessanta e Settanta, rappresentando a lungo il complesso di musica leggera più amato in tutta la Regione, e non solo.

In tempi in cui vanno per la maggiore le cover-band, Benito Urgu mette in scena una cover di se stesso, rendendo omaggio ad un complesso musicale che ha segnato i primi quindici anni della sua carriera artistica e con il quale ha diviso tantissime gratificazioni, grazie anche ad una copiosa discografia che si affermò nelle vendite nazionali. Un esempio per tutti, la “Messa Beat”, eseguita nel 1966 a Roma (interessante vedere oggi il filmato dell’epoca, con le impressioni divergenti degli spettatori di allora), che venne stampata in quattro lingue ed ancora oggi suonata nelle chiese di mezzo mondo.

Ottima l’idea di aprire la parte dedicata agli storici Barritas, trasmettendo un filmato in bianco e nero dove il complesso, con un Benito Urgu ancora privo dei caratteristici baffi, canta la celebre “Cambale twist”. Sale quindi sul palco la formazione storica, composta dal bassista Tonietto Salis, dal tastierista Guido Cocco, dal batterista Nello Cocco, dal chitarrista Gianni Serra (che ha preso il posto di Francesco Salis, chitarrista della band scomparso lo scorso anno). Oltre alla Messa Beat ed a Cambale twist, spazio ad altri classici, come “Whisky, birra e Jonnhy Cola” e “La Porsea”, che chiude lo spettacolo dopo un intermezzo musicale nel quale vengono riproposti brani di James Brown e dei Beatles.

Nella foto: Un momento dello spettacolo



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