Allo stato attuale infatti la struttura è inagibile e quindi non omologabile per le partite. I lavori sulla recinzione non sono finiti e nel frattempo sono comparse precarietà strutturali di non poco conto all’interno degli spogliatoi. Insomma il glorioso impianto che ospitò nei tempi d’oro le grandi gesta della squadra giallo-blu del Fertilia, meriterebbe un ampio restayling, già in parte svolto dalla società e dal comune. Ma occorrono ancora alcuni accorgimenti ad esempio sulle tribune. Da parte dell’amministrazione comunale sembra ci sia stata ampia disponibilità a risolvere il problema, ma se i lavori non inizieranno al più presto a settembre sarà difficile poter collaudare il campo. Altra particolarità che riguarda il campo sportiva di Fertilia è rappresentata dal fatto che il comune non è ancora ufficialmente entrato in possesso della struttura. L’assessorato al Demanio guidato da Angelo Caria è al lavoro per l’acquisizione dell’impianto a patrimonio comunale, ma si sa i tempi burocratici non sono mai prevedibili. Lo stesso assessore Caria aveva comunque assicurato un mese fa che l’iter burocratico aveva avuto una svolta e da parte degli uffici ministeriali era giunta disponibilità a cedere il campo sportivo come altri locali statali presenti nella borgata. Insomma la pratica è stata avviata ma ancora sembra prematuro conoscerne la definizione ultima. E’ anche vero però che se l’iter burocratico è stato avviato e prima o poi il campo sarà inglobato a patrimonio comunale e la ristrutturazione da parte dell’amministrazione può essere avviata almeno in maniera parziale, il tanto per ottenere il collaudo. Anche perché fino alla realizzazione del nuovo campo sportivo previsto nel piano particolareggiato chissà quanto tempo potrà passare. Nel frattempo la struttura del San Marco dovrà rimanere efficiente.