red
19 maggio 2004
Procreazione e fecondazione assistita, l’Arci per il referendum abrogativo
Anche in Sardegna l´ARCI promuoverà la raccolta di firme insieme a tutte le altre organizzazioni di cittadine e cittadini che condividono questa battaglia di libertà
Il Consiglio Nazionale dell´Arci, riunito a Bologna nei giorni 7 - 8 maggio,ha approvato all´unanimità il seguente ordine del giorno. L´ARCI considera di fondamentale importanza affermare la libertà di scelta di donne e uomini in materia di procreazione e fecondazione assistita.
Per abrogare l´attuale legge, inaccettabile, regressiva, ingiusta, l´ARCI aderisce alla raccolta di firme in atto per il referendum abrogativo. Questo, coerentemente con i propri valori radicati nei diritti civili e con la propria azione di promozione dei diritti delle persone e della cittadinanza. L´approvazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita costituisce un grave atto di ingerenza dello Stato nella sfera della responsabilità personale di donne e uomini rispetto a tutto ciò che riguarda scelte di vita, orientamenti sessuali, comportamenti privati. Compiendo questa scelta, la maggioranza che regge il Paese ha condannato a uno stato di minorità giuridica, oltre che etica, i cittadini e le cittadine italiane e ha riportato indietro vistosamente l´orologio della storia.
È questo l´aspetto fondamentale che deve essere colto e messo in evidenza, perché la legge non riguarda soltanto le donne ma tocca aspetti generali, ledendo i meccanismi democratici che presiedono alle regole del vivere associato in un Paese dove viga lo stato di diritto.
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