FERTILIA - Intervento dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e ambientale nella borgata di Fertilia. Su disposizione della Procura della Repubblica e apposita ordinanza del Gip del Tribunale di Sassari emessa il 13 agosto scorso, sono stati apposti i sigilli ad un locale demaniale sito in via Trieste di circa 70mq.

Un sequestro preventivo disposto a seguito di un intervento compiuto, sulla base di un esposto, dai militari del nucleo di Sassari comandati dal capitano Gianfilippo Manconi che hanno riscontrato irregolarità su alcuni interventi edilizi che si stavano compiendo all’interno del locale.

Sembrerebbe infatti che il locale in origine adibito a una destinazione d’uso commerciale, lo si stesse modificando in abitazione con conseguente alterazioni di tipo strutturale. Trattandosi quindi di un bene demaniale storico, uno dei tanti che proprio recentemente sono passati a patrimonio regionale, occorrono specifiche autorizzazioni da parte della Soprintendenza ai beni Storici e Architettonici che evidentemente non erano state richieste e per il locatario è scattata la denuncia.

Il patrimonio immobiliare di Fertilia, com’è noto, ha una valenza storica ormai riconosciuta, trattandosi di una città di fondazione e costituendo uno dei pochi esempi dello stile architettonico moderno del primo trentennio del novecento.

E proprio in virtù delle leggi di tutela dei beni storici, l’intervento dei carabinieri in forze al ministero dei beni culturali rappresenta un atto dovuto. In attesa dunque che la regione ormai proprietaria del centro storico di Fertilia definisca le nuove linee guida di recupero del patrimonio immobiliare della borgata di concerto con il comune di Alghero, almeno per ora il valore culturale viene preservato dalle forze dell’ordine preposte alla salvaguardia dei beni architettonici.

Il sequestro dunque costituisce anche un monito a seguire le regole e a rispettare le disposizioni quando ci si trova ad intervenire su beni storici da parte dei locatari dei locali ed edifici in questione.

Nella foto l'ingresso dello stabile posto sotto sequestro a Fertilia