Antonio Burruni
11 agosto 2008
Olimpiadi: Tre medaglie nella domenica azzurra
Storico oro nella spada per Tagliariol. Pellielo si conferma d’argento nel tiro a volo, mentre la Guderzo centra il bronzo nel ciclismo
PECHINO – Seconda giornata della ventinovesima Olimpiade all’insegna del tricolore. Tralasciando le qualificazioni degli azzurri nel nuoto, o le vittorie parziali delle formazioni di calcio e pallavolo, sono state ben tre, infatti, le medaglie conquistate da atleti italiani nella giornata di domenica. Un oro, un argento ed un bronzo che vanno così ad aggiungersi alla medaglia d’argento conquistata nella giornata d’esordio da Davide Rebellin nella prova individuale di ciclismo su strada maschile.
La medaglia d’oro è in qualche modo storica, perché era dalle Olimpiadi di Roma del 1960, con la vittoria di Giuseppe Delfino, che l’Italia con saliva sul gradino più alto del podio nella Spada IndividualeMaschile. L’ultima medaglia, un bronzo, era datata 1968, sulle alture di Città del Messico. A sbaragliare il campo dei partecipanti è stato Matteo Tagliariol. Il venticinquenne trevigiano ha battuto, in sequenza, il norvegese Torkildsen (15-10), il francese Robeiri (15-11), l’olandese Verwijlen (15-11) e 15-12 lo spagnolo Jose Luis Abajo in semifinale (artefice dell’eliminazione nei quarti di finale per l’azzurro Diego Confalonieri, 14-13 nel minuto di extra-time, e poi vincitore della medaglia di bronzo contro l’ungherese Boczko). La finale vedeva favorito il francese Fabrice Jeannet, fin lì padrone della pedana e ci si aspettava un rilassamento dell’azzurro, già sicuro della medaglia d’argento. Invece, il veneto ha comandato praticamente tutti gli assalti, chiudendo abbastanza agevolmente la tenzone, per 15-9, e conquistando il primo oro italiano alle Olimpiadi di Pechino 2008. Eliminato negli sedicesimi di finale, turno d’esordio per gli italiani (11-10 dall’ungherese Boczko) il terzo azzurro in gara, Alfredo Rota.
Poche ore prima, era arrivata anche una medaglia d’argento. A conquistarla era Giovanni Pellielo, nel tiro a volo, specialità fossa olimpica. Per il trentottenne vercellese, dopo il bronzo alle Olimpiadi di Sydney nel 2000, e la medaglia d’argento ad Atene, quattro anni fa, sembrava venuto il tempo dell’oro. Nel primo giro di qualificazione, quello dove ogni atleta spara su centoventicinque bersagli, Pellielo era terzo, con centoventi centri, ad uno di distanza dalla coppia formata dal ceco David Kostelecky e dal russo Alexey Alipov. Ma nel giro finale, l’azzurro ha superato l’ex sovietico, terminando a quota centoquarantatre, uno più di Alipov (a pari punti con l’australiano Michael Diamone, quarto per diverso coefficiente), mentre il rappresentante della Repubblica Ceca, ha conquistato l’oro chiudendo con centoquarantasei. Sesto posto (alla pari con il croato Josip Glasnovic, quinto) per il giovane azzurro Erminio Frasca, che ha collezionato un centoquaranta di tutto rispetto.
Arriva anche una medaglia di bronzo ed è il primo podio per l’Italia in rosa. E’ arrivato da Tatiana Guderzo, terza classificata nella prova individuale di ciclismo su strada femminile. La ventiquattrenne di Marostica, studentessa in Scienze Motorie, si è rivelata la più lenta nell sprint finale a tre, che ha visto imporsi l’inglese Nicole Cooke sulla svedese Emma Johansson. Quarta classificata con quattro secondi di distacco (e quindi “medaglia di legno”) l’australo-svedese Sten Soederlud. Quindicesimo posto per Noemi Cantele, con un distacco di ventuno secondi.
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