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S.A. 15:22
Il 34% di residenti lascerebbe la città, Corbia: le priorità del Puc
Il riequilibrio tra ricettività e residenzialità e l’accesso alla casa come principali priorità per il nuovo PUC per dare risposte concrete alle nuove generazioni. I risultati dello studio presentato da Nomisma
Il 34% di residenti lascerebbe la città, Corbia: le priorità del Puc

ALGHERO - «Siamo alla vigilia di alcune scelte che coinvolgeranno la città per i prossimi vent’anni. In questo contesto, il tema della casa è fondamentale, dirimente. È una delle condizioni che vogliamo porre per una città in cui le persone stiano bene e vogliano costruire progetti di vita. Per far questo serve una nuova offerta abitativa e probabilmente una sfida culturale importante che dobbiamo assumerci tutti insieme come comunità». Per il sindaco Raimondo Cacciotto i risultati del report presentato ieri da Nomisma rappresentano uno stimolo importante per fare ragionamenti seri e ponderati per la prospettiva futura della città. «Sapere cosa è successo in questa città, non solo attraverso le percezioni diffuse – precisa - ma con una forma organica e scientifica, ci aiuta a programmare con oggettività».

Durante la presentazione dello studio alla città, il Direttore Sviluppo di Nomisma, Marco Marcatili, ha rimarcato l’attenzione sulla necessità di condividere alcune sfide sociali su cui orientare una nuova stagione di investimenti pubblici e privati. Da un lato per attrarre nuovi operatori professionali in grado di diversificare il motore economico, turistico e produttivo. Dall’altro lato per rendere maggiormente attrattiva la città nei confronti degli under 45, che hanno scelto Comuni limitrofi sia per ragioni di accessibilità alla casa sia per alcune preferenze di servizi. «Non è sostenibile oggi – ribadisce Marcatili – che il 34% della comunità di Alghero valuti la possibilità di lasciare la città, o che il 33% abbia un’incidenza della rata del mutuo o del canone di affitto superiore al 30% del proprio reddito. Su queste sfide serve una convergenza delle energie istituzionali e imprenditoriali».

Diminuiscono i giovani nelle fasce 15-34 anni e 35-44 anni, a fronte di un aumento del 35% dei residenti over 65 anni. Secondo tali previsioni, pertanto, nel 2043 la componente over 65 dovrebbe rappresentare il 40% degli abitanti. In questo contesto, nel 2023, ad Alghero, si sono registrate 751 transazioni immobiliari sul residenziale. Negli ultimi dieci anni, infatti, le compravendite di abitazioni della città sono aumentate del 90%, un dato in linea con l’andamento provinciale che conferma la dinamicità del mercato immobiliare. «I risultati dello studio presentato da Nomisma ci riportano una fotografia realistica fondata su dati concreti, sulla base dei quali ora siamo nella condizione di poter ragionare, in maniera oggettiva, sulla definizione degli scenari di sviluppo futuro urbano - spiega l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia -. Lo studio ci restituisce l’immagine di una città nella quale circa 10.000 abitazioni sono ad oggi destinate a usi non residenziali, e un mercato immobiliare che, se pur dinamico, è prevalentemente concentrato su un'offerta che oggi non riesce a dare risposte a una domanda abitativa forte, proveniente soprattutto da giovani coppie e famiglie. Seppur queste ultime dichiarano di voler vivere in città, non trovano soluzioni né sul fronte dell’acquisto né tantomeno sul fronte dell’affitto a lungo termine e, pertanto, lasciano Alghero».

«All’interno di questo scenario appare evidente come la principale priorità sulla quale dobbiamo concentrare le nostre energie e attenzioni sia quindi il tema dell’accesso alla casa, per tornare ad essere attrattivi oltre che sul fronte ricettivo turistico, anche e soprattutto da un punto di vista abitativo. Lo studio - prosegue l’assessore Corbia - ci indica alcune leve e strumenti sui quali possiamo agire per ritrovare un giusto equilibrio. Sono leve sia di natura fiscale ma anche e principalmente di natura urbanistica ed edilizia. Questo studio, in tal senso, rappresenta quindi un tassello di straordinaria importanza, nel percorso di chiusura del nuovo PUC, al quale stiamo lavorando con grande intensità e sul quale ora potremo lavorare con maggiore cognizione di causa. È dentro le nuove regole urbanistiche e di governo del territorio, infatti, che possiamo trovare importanti risposte verso un riequilibrio tra ricettività e residenzialità».

Nella foto: l'assessore Corbia e il sindaco Cacciotto
13:57
L’attuale amministrazione ha davvero l’occasione di rendere finalmente operativo il piano che Emilio e Paolo Zoagli hanno elaborato per conto dell’Amministrazione, di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi trent’anni, affiancati da un team tecnico di consulenti, funzionari, architetti, urbanisti ed esperti che potranno ora condurre il Consiglio Comunale verso l’approvazione dello strumento urbanistico



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