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Regole shock per il quartiere mangiatoia
Tra le altre cose, stop triennale a nuove attività di somministrazione. "Iniziativa Alghero" prosegue nel lavoro di analisi delle problematiche che interessano la città e rilancia nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita e favorire la crescita: occhi puntati sul centro storico. Le parole di Francesco Sasso

ALGHERO - Sono destinate a far discutere e riflettere le proposte che Francesco Sasso, dalla nuova terrazza dell'Hotel Margherita rilancia nel tentativo di far prendere contezza ai "sonnacchiosi" amministratori algheresi, circa il pericoloso processo innescato, ormai da qualche anno, nel cuore storico della città. Sempre meno vivibile e vissuto. Che il centro storico di Alghero viva uno dei periodi più bassi e bui della storia è cosa nota e unanimemente constatata; che il problema risieda in un costante abbandono e colpevole disinteressamento politico-amministrativo in molti ormai lo pensano.
Ecco che "Iniziativa Alghero", l'associazione socio-politica che da qualche mese si distingue per lavori di analisi delle problematiche locali con proposte e idee, dopo aver presentato cospicui dossier sul Balaguer e le aree parcheggio, punta gli occhi sul centro storico e rilancia una bozza di regolamentazione delle attività commerciali, nella speranza di rivitalizzare il quartiere e favorire l'economia locale. «Il centro storico negli ultimi anni ha subito delle trasformazioni profonde causate dalla liberalizzazione delle licenze commerciali e dalla mancanza di pianificazione e di una strategia di sviluppo armonico. Oggi la città storica, che è sempre meno abitata dagli algheresi, si presenta come un quartiere mangiatoia fatto ad uso e consumo dei turisti. Abbiamo una eccessiva presenza di attività di somministrazione di alimenti e bevande, gli appartamenti vengono destinati ad ospitare i turisti, vista la mancanza di strutture alberghiere moderne. Tutto ciò ha trasformato la città murata in un quartiere che, una volta conclusa la stagione estiva, si svuota anche a causa della chiusura di molte attività» è l'amara constatazione di Francesco Sasso.
Questo tipo di sviluppo crea molti problemi nella stagione turistica quali, ad esempio, la difficile convivenza tra i turisti ed i residenti, l’eccessiva occupazione di spazi pubblici, la caotica raccolta della nettezza urbana e la mancanza di parcheggi. Si rende così indispensabile e urgente tutelare adeguatamente il patrimonio architettonico e culturale e garantire un’offerta commerciale di qualità che è in taluni casi venuta meno, snaturando le nostre peculiarità. Da qui una proposta di regolamentazione che individua una serie di strumenti, indirizzi, particolari limitazioni e prescrizioni che consentono il governo del territorio: si tratta di indirizzi per la riqualificazione del settore commerciale e per la rivitalizzazione del tessuto sociale e culturale del Centro Storico, al fine di incentivare lo sviluppo delle attività commerciali, riconoscendolo come luogo importante e privilegiato della vita economica e sociale cittadina; preservare l'ambiente storico e monumentale, anche tramite l'esclusione dal Centro di attività non idonee al contesto.
Tra le proposte di "Iniziativa Alghero" di maggiore impatto, la moratoria di tre anni col blocco di nuove aperture di attività di bar e ristorazione e le iniziative per il mantenimento del decoro cittadino e per prevenire fenomeni di degrado, a tutela della sicurezza urbana e dell’igiene pubblica. Stop all'apertura di H24 e di qualsiasi attività da asporto; valorizzazione di attività artigianali e di vendita e commercializzazione di prodotti tipici, prevedendo specifici incentivi di natura fiscale.
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