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Cor 14 aprile 2025
Posidonia, riforestazione marina a Capo Testa
L’iniziativa a Santa Teresa Gallura si inserisce infatti in un’azione strategica più ampia, volta a dimostrare il valore ecologico ed economico degli ecosistemi marini e a promuovere politiche pubbliche e investimenti privati nella conservazione della natura
Posidonia, riforestazione marina a Capo Testa

SANTA TERESA GALLURA – Sono ufficialmente iniziate, al largo della costa nord della Sardegna - a Santa Teresa Gallura, le attività di riforestazione marina nell’ambito del progetto europeo Interreg Euro-MED ARTEMIS. L’intervento si svolge all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone, uno dei quattro siti pilota del progetto e partner associato, ed è coordinato dal team tecnico della MEDSEA Foundation e dalla responsabile, la biologa marina Francesca Frau, in stretta collaborazione con il personale dell’Area Marina Protetta, sotto la guida del direttore Yuri Donno.

Gli operatori scientifici subacquei hanno avviato la raccolta delle talee di Posidonia oceanica, che vengono messe a dimora in aree di prateria degradate precedentemente mappate, monitorate e ritenute idonee al ripristino. I tratti di fondale marino che verranno ripristinati con le nuove talee risultano particolarmente compromessi dall’impatto antropico, legato in gran parte all’attività nautica.

L’intervento rientra nel più ampio impegno del progetto ARTEMIS – Restoring and Valuing the Blue Forest of the Mediterranean Sea, finanziato dal programma Interreg Euro-MED e finalizzato al ripristino dell’integrità degli ecosistemi marini, con focus sulle praterie a Posidonia oceanica, pianta marina endemica del Mediterraneo. La prateria rappresenta uno degli ecosistemi più preziosi del Mar Mediterraneo: è un potente serbatoio di carbonio blu (la Co2 in eccesso, responsabile del cambiamento climatico), produce grandi quantità di ossigeno, è fondamentale per la biodiversità marina e per la protezione delle coste.

Il team di biologi prevede di mettere a dimora oltre 2.000 talee di Posidonia, per il ripristino di circa 200 mq di prateria. La messa a dimora avviene attraverso l’utilizzo di picchetti che tengono la talea ancorata al fondale e le consentono di radicare nel tempo. Gli interventi di monitoraggio, programmati nei prossimi mesi, stabiliranno l'efficacia dell'intervento. Prima dell’intervento sul campo, sono state condotte delle attività di monitoraggio volte a quantificare la biodiversità e il carbonio blu sia nella prateria degradata che in quella sana/pristina con l’obiettivo di determinare il valore economico e finanziario delle praterie.



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