S.A.
27 marzo 2025
«Pagamenti, fuori 3mila azienda sarde»
Lo ribadiscono Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna: È inaccettabile che ancora 3 mila aziende, a oggi, non abbiano ricevuto nemmeno un centesimo. Così si mette a rischio la loro sopravvivenza e quella dei territori in cui operano, ovvero le aree più marginali e dimenticate dell’isola

CAGLIARI - «Prendiamo atto dei dati sui pagamenti in agricoltura presentati oggi dalla Regione ma non sono sufficienti. È inaccettabile che ancora 3 mila aziende, a oggi, non abbiano ricevuto nemmeno un centesimo. Così si mette a rischio la loro sopravvivenza e quella dei territori in cui operano, ovvero le aree più marginali e dimenticate dell’isola. Ok gli sforzi fatti per arrivare all’attuale stato di avanzamento ma non può bastare. Riteniamo che la priorità della Regione e degli enti preposti ora debba essere solo quella di concentrare ogni sforzo possibile per mettere in campo un intervento straordinario, indispensabile per non lasciare sole queste 3 mila aziende». Lo ribadiscono Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna alla luce dei dati presentati dalla Regione.
«Già dalla fine del 2024 – ricorda Coldiretti Sardegna – abbiamo favorito il dialogo tra due amministrazioni, nazionale e regionale, di colore politico opposto, con un obiettivo comune: sostenere gli allevatori e gli agricoltori sardi. Un percorso di avvicinamento complesso, così come quello tra Agea e Argea, ma necessario per superare le difficoltà amministrative legate ai pagamenti e garantire liquidità alle nostre imprese. In questo complesso percorso di mediazione tra il Governo della Sardegna e quello nazionale, Coldiretti ha avanzato proposte e soluzioni operative per ottenere i migliori risultati per le aziende agricole. Grazie a questo intervento, è stato possibile sbloccare il sistema dei pagamenti, portando a 46 milioni di euro le somme erogate e consentendo la liquidazione di almeno un pagamento per 25 mila domande su un totale di 28 mila. Tuttavia, restano ancora escluse 3 mila richieste. Il problema della Carta dei suoli, che oggi rappresenta la principale causa dei blocchi sulle PLT e su altre pratiche, continua a rappresentare un ostacolo sia in Sardegna che in altre regioni italiane».
«Le rassicurazioni ricevute finora dagli enti preposti ai pagamenti non sono state rispettate e non c’è stata la liquidazione di tutte le pratiche, nonostante le soluzioni proposte. Questa situazione, dunque, è ben lontana dall’essere risolta. A tutela degli imprenditori agricoli che rappresentiamo, non possiamo ignorare le oltre 3 mila aziende che, a oggi, non hanno ancora ricevuto alcun pagamento, né per la Domanda Unica né per le altre richieste collegate al PSR. Con una lettera indirizzata alla Regione, Coldiretti Sardegna richiama per l’ennesima volta l’attenzione su una situazione ormai critica che sta mettendo in ginocchio soprattutto le aziende delle zone montane e marginali, dove già è difficile mantenere le imprese. In questi territori, il sostegno comunitario è fondamentale per la sopravvivenza delle attività agricole. Restano ancora bloccati circa 19 milioni di euro, che chiediamo vengano liquidati al più presto attraverso soluzioni straordinarie che consentano pagamenti immediati. Con lo stesso spirito costruttivo che da sempre ci contraddistingue, restiamo a disposizione per individuare e proporre ulteriori soluzioni alle istituzioni regionali per risolvere il problema ma non si può attendere oltre, le risposte devono essere immediate» conclude Coldiretti Sardegna.
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