S.A.
15:06
Campo boe nella rada di Alghero: firmano Regione e Capitaneria
Il via libera è dunque arrivato e riguarda il posizionamento di 61 boe nella rada di Alghero, a partire da Punta negra e il Rosso, fino alla Dragunara. Il consigliere Michele Pais chiede ancora la sospensione delle operazioni in attesa di un confronto, appello condiviso da altre forze politiche e da varie associazioni del territorio

ALGHERO - Il Comandante della Capitaneria di Porto di Alghero ha emesso un'ordinanza per consentire la realizzazione del campo boe a Porto Conte, un progetto su cui partiti e associazioni hanno chiesto una sospensione delle operazioni in attesa di un confronto tra le parti coinvolte. La Capitaneria ha firmato il documento ieri, su precisa istanza del Parco di Porto Conte e sulla base dell’autorizzazione definitiva della Regione Sardegna del 18 marzo. Il via libera è dunque arrivato e riguarda il posizionamento di 61 boe nella rada di Alghero, a partire da Punta negra e il Rosso, fino alla Dragunara. «In particolare il progetto prevede 13 boe alla dragunara, 5 boe a Porto Conte, 17 a Capo Galera (villa dell'Olandese ndr), 16 al Lazzaretto e 10 a Punta Negra-Rosso. Cioè tutte le aree maggiormente frequentate dagli algheresi e dai diportisti locali. Peraltro molte fuori dall’Area marina protetta. Segnalo che, dove è ubicato il campo boe è interdetta la balneazione e l’ancoraggio libero» specifica il consigliere comunale di opposizione Michele Pais.
«Non c'è una posizione pregiudiziale contraria nei confronti delle boe, che anzi possono essere attrattore sostenibile di nautica di alto e altissimo livello, peraltro specificamente esclusa da questo progetto. Ma, nel caso specifico, il rischio di un contraccolpo ferale all’intero settore della nautica, senza una motivazione ambientale che giustifichi una simile limitazione, è assolutamente attuale, con la corsa di molti proprietari di imbarcazioni alla vendita o al trasferimento verso altri porti» prosegue l'esponente della Lega: «Sono terribilmente preoccupato. Ed è il motivo per cui continuerò a chiedere una sospensione della realizzazione che consenta uno studio maggiormente approfondito, di carattere scientifico ed economico, che contemperi le doverose esigenze di tutela ambientale con quelli alla libera fruizione da parte dei diportisti e di un settore particolarmente virtuoso, quello nautico, e che solo su Alghero vale oltre 50 milioni di euro l’anno e su cui la Sardegna sta investendo particolarmente. Spero vinca il buonsenso».
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