Pasquale Chessa
16:35
Il grande timoniere
Pasquale Chessa, direttore del Quotidiano di Alghero ricorda Paolo Emilio Zoagli, tra gli editori e fondatori del giornale, e prematuramente scomparso giovedì 13 marzo

A Paolo il destino ha sottratto il futuro. Perché ci vuole tutto il pessimismo di Leopardi per disporre di tutta la sovrumana forza spirituale necessaria per scoprire che «Muor giovane colui che al cielo è caro». E Paolo Zoagli è morto giovane la sera di giovedì scorso (13 marzo 2025) dopo una fulminea malattia che insieme al suo sorriso ha spento anche il nostro. Aveva solo 54 anni, ci viene da dire. Infatti, proprio quel sorriso luminoso, sempre giovane, era quel tratto gentile e aristocratico che sembrava aver sottratto Paolo alle irragionevoli leggi che regolano il ciclo vitale. Quel sorriso impetuosamente sereno, limpidamente teso, fortemente calmo è stato il tratto fondamentale del suo carattere. Nell’arte retorica si chiama «ossimoro» la convivenza creativa degli opposti, una dote che Paolo sapeva declinare con studiata naturalezza sia nella vita pubblica che in quella privata, nelle scelte più quotidiane che in quelle esistenziali, nella professione di architetto come nella passione per lo sport, si trattasse di vincere una partita di basket piuttosto che una regata di vela latina. Non per caso, ancora bambino era stato un campioncino nazionale di Optimist. Con la stessa determinazione si era impegnato, dopo la laurea a Firenze, a seguire il percorso del padre Emilio Zoagli (1939-2024) nella professione di architetto di Alghero. La sua era una filosofia portatile dell’essere in potenza, cioè l’idea di realizzare ciò che si era prefisso e si prefiggeva quotidianamente di essere: figlio (di Emilio e Ginetta), fratello (di Guido e Antonio) marito (di Monica), padre (di Emilietto e Adelaide). Ecco perché ora, privati del suo futuro, sentiamo di aver perso anche un pezzo del nostro. Quel sorriso insomma conteneva una tensione vitale verso la perfezione delle cose, sia pratica che teorica. E per raggiungerla sapeva mettere in gioco tutto sé stesso. A rischio di affondare, se non si poteva vincere la regata. Spesso si è vinto. E qualche volta siamo anche andati a fondo. Ma l’indomani eravamo di nuovo in mare. Grazie a Paolo non abbiamo mai perso! Buon vento Paolo.
Post scriptum: L’idea, l’impostazione, la prima messa in rete, la grafica originale di questo giornale telematico che ha debuttato su internet venticinque anni fa si deve tutta all’innovativa intuizione creativa di Paolo Zoagli. Una ragione in più per non rimanere senza parole!
Nella foto: Paolo Emilio Zoagli e Pasquale Chessa
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