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Crollo a Fertilia, Di Nolfo in campo
L’edificio, che ospitava al piano terra un´associazione e alcune abitazioni civili nei piani superiori, è di proprietà mista tra Demanio regionale e privati e presentava problemi strutturali già da tempo. Nei giorni scorsi sopralluogo

ALGHERO - Un crollo parziale del tetto in una palazzina storica a Fertilia ha rischiato di portare a conseguenze più gravi, fortunatamente evitate. L’edificio, che ospitava al piano terra un'associazione e alcune abitazioni civili nei piani superiori, è di proprietà mista tra Demanio regionale e privati e presentava problemi strutturali già da tempo. L’incidente ha riportato l’attenzione sulle condizioni della struttura, già dichiarata inagibile a causa di gravi danni alla copertura.
La comunità di Fertilia, attraverso il Comitato di Quartiere Fertilia Arenosu, ha più volte segnalato la necessità di interventi urgenti per evitare danni e per preservare il patrimonio storico e culturale rappresentato dalla palazzina, che ospita anche una preziosa biblioteca con documenti di grande valore. Immediatamente dopo l’episodio, è stato prontamente effettuato un sopralluogo da parte del dirigente del Demanio regionale per il nord Sardegna, l’ingegner Giovanni Spanedda, accompagnato da funzionari e tecnici, al seguito del quale è stata incaricata in via d’urgenza una ditta immediatamente disponibile ad eseguire i lavori di messa in sicurezza e manutenzione immediata.
Al sopralluogo presente anche il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, particolarmente attento alle problematiche dei beni di proprietà regionale nelle borgate di Alghero, che ha dichiarato: «Anni di incurie, che non riguarda solo questa palazzina, ma diverse strutture storiche della borgata di Fertilia. Dobbiamo essere grati di aver evitato la tragedia, la Regione deve intervenire e porre rimedio dopo anni di abbandono totale. Il mio impegno in tal senso è totale. Continuerò a lavorare per far sì che la difficile situazione delle borgate algheresi venga finalmente affrontata». Il sopralluogo non ha riguardato solo l’immobile di via Cherso ma diverse proprietà regionali nella città di Fondazione.
Nella foto: un momento del sopralluogo
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