Stefano Lubrano
7 marzo 2025
L'opinione di Stefano Lubrano
Turismo, clima e temperature: la nuova sfida
La condizione ambientale di una località turistica determina l’orientamento di chi sceglie una destinazione per le proprie vacanze. Questo è il presupposto, certificato oramai ad ogni livello, che guida il comportamento di acquisto di chi va in vacanza, ed è diventato ancora più importante della motivazione stessa al viaggio. Paesi, Regioni e Località ad alta vocazione turistica sono quindi chiamati a definire un nuovo paradigma della competitività nel mercato turistico, dove la capacità di attrarre flussi turistici sarà determinata dall’uso di nuovi strumenti e di nuovi criteri per la programmazione e pianificazione del proprio territorio per una miglior fruizione di quelle destinazioni in termini di vivibilità e di condizioni climatiche.
Non si tratta quindi solo del luogo e delle sue caratteristiche come ambiente, storia o cultura, ma della sua capacità di rispondere alle esigenze della domanda per una accoglienza innovativa, con l’offerta di servizi all’avanguardia a supporto della fruizione del territorio. Credo che tutto questo sia possibile applicando i concetti definiti dalla sostenibilità alla pianificazione strategica non solo di una parte del territorio, come ad esempio l’istituzione di un’area protetta, ma di tutto il suo contesto urbano. Non basta creare un Parco per definire sostenibile una località, soprattutto quando si ritrovano nella sua gestione aspetti più aziendalistici che non di valorizzazione dell’ambito protetto.
E non sono sufficienti i seppur lodevoli accorgimenti che tante aziende turistiche adottano per la salvaguardia dell’ambiente come, fra gli altri, l’utilizzo di energie rinnovabili o il risparmio del consumo d’acqua. È invece determinante che una amministrazione, che sia locale o regionale, adotti e metta in pratica l’essenza della sostenibilità ovvero quella di influenzare con i propri concetti la programmazione e lo sviluppo sia dei luoghi che delle imprese in esse operanti. Senza armonizzazione tra pubblico e privato, la sostenibilità resta frammentata, compromettendo la competitività del territorio di fronte a un turismo sempre più attento alla vivibilità, resa ancor più cruciale dal sovraffollamento e dalle elevate temperature estive registrate negli ultimi anni.
Alghero possiede un potenziale competitivo straordinario grazie a infrastrutture, aree protette, bellezze naturali, un buon sistema di accoglienza, eccellenze produttive del vino e dell’olio. Tuttavia, queste risorse non sono ancora integrate in un'offerta turistica coordinata, di conseguenza, non riescono a generare pieno valore per la destinazione. La Città potrebbe adottare un approccio innovativo che integri in maniera armonica estetica, sostenibilità, inclusività ed economia, migliorando l'attrattività e il livello dei servizi per residenti e visitatori. L’obiettivo, nel medio periodo, è attrarre turismo di qualità per rilanciare Alghero, superando le difficoltà legate alla gestione dell’aeroporto, promuovendo la destinazione durante gran parte dell’anno e stimolando la domanda da mercati ad alta capacità di spesa, influenzando così le scelte delle compagnie aeree.
*imprenditore, già sindaco ad Alghero
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