S.A.
27 febbraio 2025
L´artista di Alghero Puledda Piras in mostra a Cagliari
Nell´esposizione cagliaritana spiccano i nomi di due artisti sardi, l’algherése Mintoy, al secolo Puledda Piras, e il cagliaritano Stefano Soddu, rispettivamente in mostra con I do not see. Nata ad Alghero nel 1961, e un´artista e promotrice culturale curatrice e gallerista

CAGLIARI - Il paravento, che LeCorbusier definiva un separatore mobile di spazi interni di una unità abitativa, diviene protagonista assoluto nella mostra “Schermi d’Arte- Il paravento da oggetto a favola”, che trasforma il paravento da oggetto di utilità quotidiana a luogo di pensiero, oggetto d'arte capace di dialogare con lo spazio grazie alla sua doppia anima funzionale ed estetica. L’esposizione, in svolgimento alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato Milanese fino al 16 marzo 2025, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, in collaborazione con il Comune di San Donato Milanese e con la curatela del critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, presenta le opere di 23 artisti tra scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a generazioni diverse e differenti per pensiero e formazione artistico-culturale.
Fra di loro spiccano i nomi di due artisti sardi, l’algherése Mintoy, al secolo Puledda Piras, e il cagliaritano Stefano Soddu, rispettivamente in mostra con I do not see. I see (2024) e Amore e guerra (2005). Tutte ventitré le opere esposte – suddivise in tre gruppi differenti, Schermo Plastico, Schermo Lirico e Schermo Planare - mostrano come gli artisti non sempre hanno rispettato la forma canonica del paravento ed hanno esplorato il concetto di schermo in senso poetico e interpretativo, trasformando l’oggetto funzionale in materia psichica, ossia in uno spazio di libera espressione, svincolato da qualsiasi utilità pratica.
Nata ad Alghero nel 1961, artista e promotrice culturale (nel 1998 fonda con il fisico Nicola Ludwig il Gruppo Pentalogos con il quale 2001 è invitata a Kassel nell’ambito di “Documenta”), curatrice e gallerista (nel 2000 fonda con Getulio Alviani la galleria d’Arte Starter Onlus), Puledda Piras da anni si occupa di ricerca cromatica con la collaborazione del C.N.R. e del Politecnico a Milano. Negli ultimi anni si occupa prevalentemente di ricerca fotografica con una serie di lavori, le “Cromografie”, immagini ad alta risoluzione, prodotte grazie a strumentazioni avanzate, dalla spettrometria alle fotocamere agli infrarossi. Il paravento di Puledda Piras dal titolo I do not see. I see in mostra a San Donato Milanese, che fa parte del gruppo “Schermo planare”, presenta una serie di cromografie su acetato che sono finestre aperte su una dimensione metafisica presente nella realtà ma celata all'interno dello spettro cromatico.
Stefano Soddu, nato a Cagliari nel 1946, scultore, scrittore, saggista e poeta italiano che vive e lavora a Milano, ha partecipato a numerose esposizioni in tutto il mondo ed è presente in 52 musei e spazi pubblici in Italia e all’estero. Questi i nomi degli artisti che espongono insieme a Puledda Piras e Stefano Soddu: Davide Bolzonella, Claudio Borghi, Margherita Cavallo, Francesco Cucci, Stefania Dalla Torre, Clarissa Despota, Fernanda Fedi, Giuliano Ferla, Mavi Ferrando, Rebecca Forster, Tiziana Grassi, Pino Lia, Angela Occhipinti, Paola Pennecchi, Lucia Pescador, Antonio Pizzolante, Elisa Remonti, Evelina Schatz, Filippo Soddu, Valdi Spagnulo e infine ‘topylabrys’ (Ornella Piluso).
Nella foto: Puledda Piras e Stefano Soddu
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