S.A.
26 febbraio 2025
Cna: imprese contro treno idrogeno ad Alghero
La Confederazione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese evidenzia i rischi dell’investimento per il collegamento ferroviario Alghero Centro – Aeroporto e chiede un ripensamento strategico del trasporto pubblico in Sardegna, che tenga realmente conto delle esigenze di cittadini e imprese locali
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ALGHERO - La CNA di Sassari, in rappresentanza delle imprese del territorio, interviene ancora nel dibattito sul futuro del trasporto ferroviario nel nord-ovest della Sardegna, esprimendo la propria contrarietà al progetto dell'ARST per l'introduzione dei treni a idrogeno e proponendo soluzioni alternative più sostenibili e coerenti con le reali necessità del territorio. La Confederazione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese evidenzia i rischi dell’investimento per il collegamento ferroviario Alghero Centro – Aeroporto e chiede un ripensamento strategico del trasporto pubblico in Sardegna, che tenga realmente conto delle esigenze di cittadini e imprese locali. Il progetto dell'ARST che prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria con alimentazione a idrogeno per il collegamento tra Alghero e il suo aeroporto, è una scelta che la CNA di Sassari ritiene inadatta alle reali necessità della mobilità locale. «Si tratta di un progetto estremamente impattante dal punto di vista ambientale e dai costi elevati, con un'incertezza sulla sua effettiva efficienza e sostenibilità nel lungo periodo», afferma Gianni Sale, presidente provinciale della CNA di Sassari.
Secondo Sale «l’esperienza di altre nazioni europee dimostra che il trasporto ferroviario a idrogeno, pur interessante dal punto di vista tecnologico, comporta spese di gestione proibitive e un’efficienza energetica inferiore rispetto ad altre soluzioni. Per questo motivo, la CNA chiede una revisione immediata del piano e l’avvio di un tavolo di confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e cittadini per individuare strategie di mobilità più efficaci e coerenti con le peculiarità del territorio.
Numerosi comitati e associazioni locali hanno già espresso critiche al progetto, sottolineando il suo impatto ambientale e urbanistico, nonché la scarsa utilità di un'infrastruttura che rischia di non rispondere alle reali esigenze della popolazione.» La CNA di Sassari chiede che le decisioni sul trasporto pubblico non siano calate dall’alto, ma rispondano a una reale pianificazione condivisa e sottolinea la necessità di adottare un modello di trasporto pubblico moderno e integrato, che valorizzi le infrastrutture esistenti senza ricorrere a progetti costosi e di dubbia utilità. In questo contesto, l’elettrificazione delle linee ferroviarie e l’ammodernamento del trasporto su rotaia rappresentano alternative più razionali rispetto ai treni a idrogeno.
«Sirio ad esempio introdotto nei primi anni 2000 per migliorare il trasporto pubblico urbano è un esempio virtuoso di mobilità sostenibile nella città di Sassari, “per questo” - continua Sale- “secondo noi l'ampliamento della rete di Sirio e la sua integrazione con le linee ferroviarie esistenti rappresentano una strategia più efficace rispetto alla creazione di nuove infrastrutture costose e di difficile gestione». La CNA sostiene quelle iniziative che promuovano un trasporto pubblico realmente accessibile e funzionale per i cittadini e le imprese del territorio: «pensiamo all’importanza di un sistema di trasporto intermodale che possa integrare al meglio ferrovia, metrotranvia, trasporto su gomma e mobilità sostenibile. La creazione di nodi di interscambio efficienti tra aerei, treni, autobus e tram consentirebbe di ottimizzare gli spostamenti e di ridurre il traffico nelle aree urbane. Investire in infrastrutture intermodali significherebbe migliorare la connessione tra città e periferie, facilitando l’accesso ai servizi e favorendo lo sviluppo economico del territorio». «Le imprese artigiane e commerciali dipendono da un sistema di trasporto pubblico efficiente, che consenta spostamenti rapidi e certi per lavoratori, clienti e fornitori - sottolinea ancora Sale -: un trasporto pubblico realmente integrato può rafforzare il tessuto produttivo locale, migliorando la competitività delle imprese e garantendo servizi di qualità per cittadini e turisti». «Serve una visione di lungo termine che metta al centro il potenziamento del trasporto pubblico senza sprechi di risorse e senza interventi che potrebbero risultare addirittura dannosi per il territorio», conclude Angelo Angius vicepresidente di CNA Sardegna.
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