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25 febbraio 2025
«La Regione dimentica Sassari, Mascia alzi la voce»
Lo denunciano i due esponenti di Fratelli d’Italia Luca Babudieri e Roberto Cadeddu: dalla regione solo fondi irrisori

SASSARI - «Il Governo, attraverso il Patto di Sviluppo e Coesione, ha stanziato due miliardi e mezzo di euro per la Sardegna. Tuttavia, la Giunta Regionale di centrosinistra, incaricata di ripartire queste risorse, ha sostanzialmente ignorato Sassari, destinando alla nostra città fondi irrisori», denunciano i due esponenti di Fratelli d’Italia. «Per l’Università di Cagliari sono stati previsti 56 milioni di euro – sottolinea il Coordinatore Cittadino, Luca Babudieri – mentre per l’Ateneo di Sassari la cifra è pari a zero. Ci chiediamo se si tratti di una ritorsione nei confronti della candidatura del Rettore a sindaco di Sassari tra le fila del centrodestra o di un’evidente incapacità degli esponenti sassaresi di centrosinistra di tutelare il territorio, danneggiando così studenti e personale dell’Università di Sassari».
Il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Roberto Cadeddu, manifesta inoltre forte preoccupazione per la limitatezza dei finanziamenti concessi al Comune di Sassari: «Dei due miliardi e mezzo destinati alla Sardegna, soltanto 3,7 milioni di euro saranno destinati al Comune di Sassari e saranno utilizzati per realizzare la stazione di trasferenza a Scala Erre e 55 milioni di euro sono stati attribuiti all’A.R.S.T. per la metrotranvia (linea 1, stralcio funzionale Sant’Orsola–Li Punti). In più, l’assessore Spanedda ha già chiarito che il Comune di Sassari non può attingere ulteriormente dal Fondo unico regionale».
Cadeddu fa sapere, inoltre, di aver presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale per chiedere spiegazioni al Sindaco in merito a queste criticità e per sollecitare un’azione più incisiva a difesa degli interessi della città. «Il centrosinistra – concludono Babudieri e Cadeddu – governa il Comune, la Regione e ha anche espresso il commissario della Città metropolitana di Sassari. Di fronte a ciò, le dichiarazioni di scaricabarile nei confronti del Governo sono inaccettabili. Serve invece un’assunzione di responsabilità da parte della classe dirigente del cosiddetto “campo largo”, che deve iniziare a fornire risposte concrete a Sassari e al territorio, se ne è capace».
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