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S.A. 13:28
Ritorna il caro energia: in 4 anni tariffe su del 70%
Allarme delle imprese sarde. Meloni e Serra (Confartigianato Sardegna): Azzerare o sterilizzare gli oneri di sistema. Il timore è quello di non riuscire a reggere l’ennesimo rincaro. L’attesa delle attività per il bando da 678 milioni della Regione con i fondi per autoproduzione e autoconsumo
Ritorna il caro energia: in 4 anni tariffe su del 70%

CAGLIARI - E' allarme per le imprese sarde per il ritorno del caro energia: in 4 anni tariffe in su del 70%. Dopo il disastro di tre anni fa, anche per imprese sarde e famiglie, torna l’incubo del “caro bollette”. Pur non raggiungendo ancora i livelli del 2022, quando il costo per kilowattora superò lo 0,570 euro, la bolletta delle attività produttive isolane comincia al lievitare a causa delle nuove
quotazioni dell’energia e del gas. Tale condizione potrebbe, nuovamente dopo qualche anno di relativa stabilità, mettere in difficoltà il sistema produttivo sardo e del resto d’Italia, a causa della riduzione delle commesse e delle vendite. Confartigianato Imprese Sardegna come già
avvenuto nell’epoca della crisi energetica, propone l’azzeramento o, quanto meno, la sterilizzazione degli oneri di sistema.

«Stiamo osservando un continuo rialzo delle tariffe di energia e gas, dovuti alla congiuntura internazionale e alla crescita dei prezzi delle materie prime, con conseguente impennata delle bollette - afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna
- speravamo che dopo gli aumenti del 2022 si potesse tornare ai valori del 2021, comunque già molto alti rispetto a quelli del 2018, ma dobbiamo prendere atto della realtà dei fatti”. “Ricordiamo che, secondo le notizie diffuse dalle Autorità di governo per l’energia – continua Meloni - il previsto aumento del costo di energia elettrica e gas, dovrebbe aggirarsi intorno tre il 18 e il 30% rispetto alle
tariffe del 2024. Una condizione che rischierebbe di mettere seriamente in difficoltà le imprese sarde che, lentamente e con tanta fatica, stanno uscendo dagli aumenti monstre dei prodotti energetici».

Per far comprendere l’attuale situazione, l’Associazione Artigiana fa l’esempio di un’azienda della meccanica con una potenza disponibile di 64 kW: se a gennaio 2021 pagava in bolletta 0,171 €/kWh, nel gennaio 2025 ne paga 0,299, ovvero una tariffa quasi raddoppiata. Altro esempio è quello relativo ad un’azienda del settore legno con 56,3 kW di potenza: da 0,221 €/kWh del gennaio 2021 a 0,435 €kWh del gennaio 2025, con una incidenza più che doppia. Più in generale, i costi in
bolletta per kWh dal gennaio 2021 al gennaio 2025 registrano un aumento del 70% circa. Inoltre particolarmente colpite sarebbero le imprese altamente energivore di gas in primis i panifici e a seguire quella della produzione di ceramica, vetro, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica senza dimenticare i carrozzieri che utilizzano i forni. A livello territoriale la provincia Sassari-Gallura è quella che ha pagato maggiormente: 96 milioni di euro in più. Seguono
Cagliari, cresciuta di 71 milioni, il Sud Sardegna, 41 milioni, Nuoro 29 e Oristano 24.
12/2/2025
Per le imprese sarde quasi mezzo miliardo di giro d’affari ma difficoltà per export e figure professionali adatte. Meloni e Serra (Confartigianato Sardegna): La flessione non deve scoraggiare: qualità e competenza degli artigiani per continuare a distinguersi e rispondere alle esigenze dei clienti



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