Mimmo Pirisi esclude conflitti in maggioranza ad Alghero per la scelta del presidente della commissione speciale sul progetto del treno a idrogeno per l'aeroporto. Screzi velati tra compagni, Moro (in pole position per il delicato ruolo): «Fes de bo Presidente»
ALGHERO - «Nessun conflitto per la presidenza ma solo un rinvio tecnico in quanto alcuni consiglieri sia di maggioranza che di minoranza non potevano garantire la presenza per la seduta di insediamento per la quale, vista l'importanza del tema, ho ritenuto fondamentale la presenza di tutta la commissione speciale». Parole di Mimmo Pirisi, ad escludere conflitti e placare in un colpo solo gli animi (e le velleità) dei membri della maggioranza, sempre più orientati ad indicare il consigliere Giampietro Moro alla presidenza della neonata
Commissione speciale, in antagonismo al rappresentante del Partito democratico, Luca Madau [
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All'indomani del partecipato convegno organizzato dall'associazione "
Maestrale" - di cui l'ex sindaco Mario Bruno è parte attiva oltreché autorevole interlocutore - e della "
tirata d'orecchie" pubblica da parte dei comitati algheresi uniti e del coordinamento regionale Lipu all'indirizzo di politici e attuali amministratori, acquista ancora più interesse e valore la partita sul nuovo progetto del treno a idrogeno per l'aeroporto voluto da Regione e Arst, e la scalata per la presidenza della commissione speciale istituita dal consiglio comunale nel mese di gennaio.
Nonostante le pressioni delle ultime ore ed il rinvio della riunione che avrebbe dovuto tenersi proprio nella giornata odierna (11 gennaio) per portare all'elezione del presidente, lo slittamento non sarebbe dovuto alla mancanza di una linea comune tra i membri della coalizione che amministra in città: ad escluderlo categoricamente è il presidente del consiglio comunale, Mimmo Pirisi. Quasi a riportare la dialettica alle "normali" interlocuzioni tra gruppi e partiti e stemperare gli animi, arriva puntuale il commento del capogruppo di Città Viva, Moro, che senza mai entrare nell'argomento si rivolge direttamente a lui con un eloquente, «fes de bo Presidente».